mercoledì 2 gennaio 2013

di Innsbruck e dell' Apfelstrudel



Innsbruck…. Innsbruck…. 

Anche lì, ho lasciato un pezzo di cuoricino, proprio fra i vicoli della città vecchia, popolati di colori, suoni, odori, luci, sorrisi. Tutto estremamente austriaco, nordico e meraviglioso.

Le immagini valgono decisamente più di un misero racconto



























..anche se non posso esimermi dal riportare la mia classica lista delle cose notevoli, che mi hanno colpito e fatto sorridere:

















































In primis, il ristorante vegetariano chez Nico

 
















…15 coperti, semplicità e nitore, il sorriso di Nico e la premura del suo collaboratore nel servire e spiegare quel “viaggio” dei sensi che è il menu, progettato con estrema cura e amore; un angolo di paradiso per tutti i gourmet, dove ho assaporato per la prima e unica volta nella mia vita un uovo di quaglia in camicia affumicato in un consommé alle alghe e un dessert fatto di aria di yuzu...









…il Christkindlmarkt…







…i personaggi delle favole, a grandezza naturale, disseminati sui cornicioni, le finestre e i tetti delle vie..



…la Kiachl –frittella a scodella,  i super crauti, il Glühwein e le sue molteplici versioni (heißer Hugo, sidro di mele etc..), servito in quelle favolose tazze, da portare a casa come ricordo...




..la piazza del goldenes Dachl, di giorno e di sera…






…il ponte sull’Inn, Maria-Theresien-Straße e il nostro piccolo B&B sul fiume…

 




…lo Strudel Café, dove fanno il “magico rotolo”, con ogni sorta di pietanza dolce e salata…






…le stazioni della Nordkette, di quel geniale Zaha Hadid…




.. la crema di zucca con olio di semi di zucca e pinoli tostati, la Sachertorte…






…e tanta magia…



 





Non ho resistito: l’ho dovuto cucinare appena tornati… l’Apfelstrudel!


Ho letto molte ricette del tradizionale strudel di mele, da brava filologa culinaria le ho confrontate, scremate e alla fine ho scelto quella che si ritrova più frequentemente, più o meno uguale, nelle pagine dedicate al tirolo e all'Austria:


APFELSTRUDEL TIROLESE


Per la pasta:

170 g farina 00
50 ml acqua tiepida
1 uovo
1 cucchiaio di aceto
un pizzico di sale

Per il ripieno:

4 mele acidule (io ho usato delle ottime fuji)
100 g di zucchero (io 60g)
50 g di uvetta
50 g di pinoli (io di noci)
2 cucchiaini di cannella
60 g di pangrattato
30 g di burro
mezzo bicchierino di grappa o rum


La sera prima ho sbucciato le mele e le mescolate allo zucchero, irrorandole del succo di mezzo limone per evitare un eccessivo annerimento, e ho lasciato in frigorifero tutta la notte.

La mattina seguente, ho messo l'uvetta in ammollo in acqua e un goccio di grappa.
Ho impastato la farina con l'uovo, l'aceto, il sale e l'acqua, finché ho ottenuto una bella palla omogenea ed elastica. Ho lasciato su un tagliere infarinato e l'ho "intrappolata" all’interno di una pentola calda, rovesciata su un tagliere. Ho lasciato un'ora e mezza, quasi due, a riposare sotto la pentola. Non conosco il senso di questo passaggio, ma ho seguito le ricette passo-passo. Anche del cucchiaio d'aceto, il cui odore si avverte molto impastando, mi è estraneo il senso, ma la pasta è venuta benissimo, sicuramente attiva qualche magica trasformazione della materia!

Ho frullato poco più di un terzo delle mele con un po' dell'acqua rilasciata e un cucchiaino di cannella, scolando le altre e tenendole da parte.

In una padella antiaderente ho sciolto il burro, conservandone una noce per dopo, e vi ho tostato il pangrattato con l'altro cucchiaino di cannella, poi ho lasciato freddare.

Trascorso il tempo di "relax" della pasta, munita di piano da lavoro infarinato, canovaccio pulito, mattarello e olio di gomito e ho steso la pasta in modo da ottenere un enorme rettangolo semi-trasparente. Per comodità (e causa spazi ridotti), ho diviso l'impasto in due e ho ottenuto due rettangoli (e quindi due strudel, altrimenti viene lungo circa un metro!). Con molta cautela -e menomale che eravamo in due- ho portato la pasta sul canovaccio steso, ho sciolto il burro rimanente e ho spennellato la pasta, ho eliminato i margini (che sono più spessi) e ho iniziato a farcire: prima il pangrattato, poi uvetta strizzata e noci, le mele a fettine e infine la crema di mele. Alcuni mettono della marmellata, io preferisco questa versione. Occorre lasciare un piccolo margine di pasta scoperta lungo i lati, più ampio lungo uno di quelli lunghi, che andrà a richiudere. Questo è il momento di arrotolare: Ho preso il canovaccio dal lato lungo e ho iniziato a sollevarlo, facendo arrotolare la pasta dello strudel su se stessa. Alla fine si chiude da solo, la pasta è così sottile che si appiccica senza difficoltà. Ho ripiegato all'interno le estremità, assestato il salamotto e appoggiato con estrema delicatezza sulla teglia rivestita di carta forno.
Ho spennellato la superficie con poco del burro fuso rimasto e ho infornato, in forno caldo e ventilato, a 180° per 40 minuti. 


Si vede benissimo quando è pronto, perché la pasta acquista un bel colore dorato e la sua croccantezza è visibilissima. Gustato ancora tiepido con una spolverata di zucchero a velo, è la morte sua!!!! Però boccio la pallina di gelato alla vaniglia, che piace a tutto il mondo meno che a me ;)




8 commenti:

  1. splendide foto, mi hanno fatto venire una gran voglia di andare a visitarla, e mi si è pure aperto lo stomaco con questo strudel da favola!!

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    1. già, l'esito vale lo sforzo ;) credo che vada benissimo anche la margarina, o anche l'olio di semi per tostare il pangrattato, mentre per la pasta ci sono moltissime versioni che omettono l'uovo. Sarà solo un po' più difficile tirarla fino all'inverosimile, ma se po ffà!

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  2. Che bella vacanza! Credo che l'Austria sia una meta dove ci si sente veramente "a Natale"
    E lo strudel? che dire?...approvato in pieno!
    Ciao e tanti auguri per un buon 2013!

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    1. è proprio così, mi sono sentita immersa nell'atmosfera natalizia appena messo piede a Innsbruck! credo che i paesi nordici abbiano un fascino disarmante soprattutto in inverno. Auguroni carissima!!

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  3. Innsbruck è bellissima, concordo! Ma anche il tuo strudel non è da meno :-) Bravissima! un bacio!

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  4. Non ci sono mai stata, ma dalle foto sembra una città bellissima!!!! E complimenti anche per lo strudel buonissimo!!!

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  5. Grazie per averci fatto fare questa bella gita! Lo strudel è troppo invitante°_° crunch!

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