Finalmente ho trovato il modo di finire questa meraviglia di pasta, acquistata a Gubbio questa estate. Non l'avevo mai assaggiata prima, mi piace da morire! Come avrete capito, non sono amante della pasta all'uovo, mi piace invece quella di semola e di tutti i cereali integrali. Anche se questi strangozzi restano molto grossi, mi piace molto morderli e masticarli di gusto, dato che al centro restano sempre un po' aldente. Slurp!
Inutile dire che con il tartufo è la morte sua, però insomma, non si può fare il sultano tutti i giorni. Quindi ho sperimentato questo ottimo sughetto autunnale per accompagnarli, con grande successo!
L'ho chiamato pesto anche se le foglie di cavolo nero sono cotte, perché di fatto l'ho composto e condito la pasta a freddo, come un qualsiasi pesto alla genovese.
STRANGOZZI
AL PESTO DI CAVOLO NERO
1 tazza
di foglie di cavolo nero già scottate
1
spicchio d’aglio
ottimo
olio biologico
un
cucchiaio di pecorino grattugiato
sale,
pepe, noce moscata
pinoli
Mentre
l’acqua per la pasta raggiunge il bollore, preparare il pesto. Strizzare
benissimo le foglie del cavolo nero precedentemente scottate in acqua bollente,
non stracotte. Metterle con gli altri ingredienti in un contenitore stretto e
alto e frullare con il minipimmer. Versare l’olio a filo, finché il pesto
raggiunge la cremosità desiderata. Assaggiare e regolare di sale. Buttare gli
strangozzi e cuocere secondo le indicazioni (in genere ci vogliono 10 minuti,
se non sono freschi ovviamente), mentre tostate leggermente i pinoli (meglio al
forno). Scolare e condire a crudo in un recipiente ampio. Servire con i pinoli.
Volendo,
i pinoli possono anche essere inseriti nel pesto, però un elemento croccantino
dal netto sapore dolciastro ci sta proprio bene secondo me!
Personalmente
mi piace assaporare sughi e pesto di qualsiasi tipo al naturale, perciò non
aggiungo mai niente nel piatto. Comunque se preferite un piatto più ricco,
servite con una grattugiata di pecorino, la cui sapidità sposa benissimo con l’amarognolo del cavolo nero.