venerdì 30 ottobre 2009

Quando fa freddo.. zuppa del cavolo e orzotto con carote e cedro

Inizio subito ringraziando ancora tantissimo Giulia - che non dimentica mai di citare la fonte delle sue reinvenzioni - per l'altro premio che ha deciso di darmi, sono commossa per cotanta bontà!!!!










Prendo la traduzione da lei, che conosce così bene le lingue straniere :)



Esseri invisibili, ma che danno amore, danno compagnia, ci prestano attenzione, parlano da dentro il proprio cuore. Sono grato per il sostegno, perché ci sei alla mia finestra e fai del mio un giorno di più.




Dedico dunque a Giulia e ai suoi acutissimi post le due ricette che seguono, proprio giuste per l'autunno/inverno, anche se ancora così freddo non fa in effetti.. Comunque visto che la mamma se la viaggia in giro per l'Italia, a me non resta che cucinare! E andiamo:



ZUPPA DEL CAVOLO


Ingredienti:
1/4 di un grosso cavolo cappuccio
1/2 l di brodo vegetale o acqua
2 patate medio-grandi
mezza carota tritata
mezza cipolla tritata
2 cucchiai di olio
sale
cumino e pepe
semi di lino e pane ai cereali tostato

Soffriggere nell'olio la cipolla e la carota tritate per qualche minuto, poi aggiungere il cavolo tagliato a listarelle e le patate a cubetti. Far insaporire un minuto, aggiungere i semi di cumino e poi coprire con brodo o acqua. Tenerne sempre un po' da parte nel caso la zuppa asciughi troppo. Lasciare cuocere con coperchio per almeno mezzora. Quando le patate saranno morbidissime, frullare il tutto col minipimmer, continuare la cottura per 5 minuti a fuoco lento aggiustando di sale e pepe. Servire con pane tostato e semi di lino.





ORZOTTO CON CAROTE E CEDRO



Ingredienti:
2 manciate di orzo
1 l di brodo vegetale
1/2 bicchiere di vino bianco
1 carota grattuggiata
1/4 di cedro spremuto
1/4 di cedro tagliato fine
scorza di cedro grattuggiata
(olio extravergine per mantecare)
Un'altra preparazione con il cedro (enorme) che viene dalla Palestina. Lo stiamo per esaurire, fra pochi giorni ce la faremo!
Far tostare l'orzo in una pentola antiaderente senza olio né cipolla. Aggiungere il vino bianco e far evaporare. Coprire col brodo vegetale mescolando di tanto in tanto, aggiungendo brodo ogni volta che si asciuga. Nel frattempo spremere il 1/4 di cedro, grattuggiarne la buccia (non troppa, altrimenti risulta amaro) e tagliare l'altro 1/4 eliminando tutte le bucce, anche quelle trasparenti. Dopo 10 minuti di cottura dell'orzo inserire le carote grattuggiate e continuare la cottura per altri 10 minuti circa. Inserire anche il cedro a pezzettini e far cuocere altri 10 minuti. In ultimo aggiungere il succo di cedro. Continuare la cottura aggiungendo sempre il brodo finché l'orzo non sarà cotto (circa 40 minuti in tutto). A fuoco spento mantecare con 2 cucchiai di olio extravergine, altrimenti è ottimo al naturale, senza grassi aggiunti, garantisco!

domenica 25 ottobre 2009

La colazione della domenica: Muffin ricotta e miele di datteri



Nonostante il cambio dell'ora, resto sempre una mattiniera, non ce la faccio proprio ad approfittare dell' "ora in più".. uff! Comunque non mi sono alzata all'alba per fare questi mini-muffin, li ho preparati ieri con calma e serenità :)
I dolci abbondano in casa mia da un paio di settimane.. cioè, abbondano più del solito (di certo non mancano mai), forse perché con questo mal di gola che mi impedisce di cantare da più di 2 settimane, mi coccolo con il cibo. Per ora la bilancia non ne risente, ma faccio anche tanta cyclette per fortuna.


Due parole sugli ingredienti usati per la ricetta: la ricotta l'ho acquistata freschissima in un negozio di alimenti pugliesi, era ancora immersa nel suo liquido, come una mozzarella. Resta molto bagnata anche scolandola ben bene, quindi non occorrono molti "liquidi" aggiuntivi per i muffin.


Il miele di datteri invece è una golosità che mia mamma ha acquistato in Palestina nel suo ultimo viaggio e credo che non ci sia altro modo per procurarselo purtroppo.


è veramente ottimo se vi piacciono i sapori intensi, il colore è molto scuro con riflessi violacei (lo stesso di quello dei datteri, ma quelli veri grossi come susine, non quelli dei cesti di natale) ma a differenza del miele di castagno è dolcissimo, senza retrogusto amarognolo. Fra l'altro ho già utilizzato i datteri (perchè ha portato a casa anche quelli!!) in varie macedonie e anche per il cous cous insieme alle verdure, di cui purtroppo non ho una foto.



Passiamo ora ai muffin! Per questo impasto ho usato 12 stampini da mini-muffin in silicone, più due grandi in alluminio:

  • 90 g farina di mais fioretto fine

  • 70 g di farina 00

  • 1 cucchiaio di maizena sciolto in acqua

  • 250 g di ricotta freschissima

  • 25 g olio di semi

  • 1/2 bustina di lievito

  • 50 g di zucchero (se vi piace molto dolce usatene di più)

  • miele di datteri q.b. per il ripieno (o miele di castagno)

  • succo di mela q.b.

  • cannella

  • sale

Scolare bene la ricotta e lavorarla con lo zucchero, la maizena sciolta in acqua con un pizzico di cannella e l'olio. Setacciare bene le due farine con il lievito e inserirle nell'impasto mescolando rapidamente per non formare grumi. Aggiungere un pizzico di sale e allungare col succo di mela per ottenere un composto più liscio.

Accendere il forno a 180° mentre si riempiono i pirottini, oleati ed infarinati nel caso non fossero di silicone. Riempirli fino a metà. inserire un cucchiaino di miele di datteri e ricoprire con l'impasto.


Infornare i pirottini finché non saranno ben dorati e lievitati (circa 20 minuti se sono molto piccoli).



Sono ottimi per la colazione, la ricotta si sente molto e scoprire il ripieno mi riporta un po' alla colazione della domenica da bambina, quando il papà la mattina presto comprava le brioche alla marmellata per me e mia sorella, ed io lasciavo sempre per ultimo il boccone con il ripieno!






















E con questa raccolta partecipo alla raccolta di Stefania di Buoni e veloci!




Una dolce domenica a tutti!

lunedì 19 ottobre 2009

Mezzelune delicate in salsa di cedro e "festa del cioccolato"

Domenica è stata una giornata un po' diversa dal solito, perché il mio moroso è venuto a pranzo e poi siamo andati insieme alla tanto attesa FESTA DEL CIOCCOLATO di Merate!!!! Inutile dire che era proprio il mio mondo ideale, come una favola: bancarelle per tutto il paese, scultori di cioccolato, distributori di cioccolata calda, scuole alberghiere che dispensano assaggi, liquore al cioccolato, polenta e cioccolato, artisti (quasi maghi!) del mestiere... E dopo aver assaggiato un cioccolatino di qua, un sorso di cioccolata di là, un pezzo di torta esageratamente alta (tipo quelle americane con tripla farcitura e glassa spessa 3 cm), un bigné... - oh cacchio, ma quante cose ho mangiato!?!? - abbiamo ceduto agli acquisti più sfiziosi che abbia mai fatto:









... e non è finita qui, perché mi sono quasi mangiata le mani per non aver preso neanche un assaggino di quelli zenzero&lime, fragole&balsamico, strudel di mele, pere&nocciole...... neanche mi ricordo quanti ce ne fossero :( Il prossimo anno mi ricorderò di risparmiare i soldi per questo fantastico giorno, perchè ovviamente essendo artigianali costicchiano anche un bel po'. Essendo così pochi mi sono imposta di mangiarne uno al giorno, soprattutto perché poi so che mi strafogo e non capisco neanche più i sapori!



E passiamo invece al pranzo di mezzogiorno (già perchè non è che sono arrivata alla festa del cioccolato a stomaco vuoto XD). Quando viene Diego mi piace sempre creare qualcosa di nuovo per sentire che cosa ne pensa delle mie creazioni "light", se sono davvero così insulse come ritengono tutti i componenti della sua famiglia (di origine veneta e brianzola.. olllé!), che mi ritengono una schizzinosa che non vuole ingrassare.. non capiscono la mia filosofia!!

Questo è il primo che ho creato in base a quello che ho trovato nella dispensa: l'ho chiamate "mezzelune delicate" perché "ravioli ripieni di mandorle e broccoli" sarebbe stato troppo lungo! Li ho accompagnati con una salsina al cedro, regalino della mamma che è appena tornata dalla Palestina con un sacco di prodotti che non esiterò ad usare!

Ingredienti per circa 20 ravioli:

80 g di farina di riso

80 g di farina 00

acqua q.b.

2 piccoli broccoli verdi

2 generose manciate di mandorle (meglio se già sgusciate, io non le avevo)

sale, pepe

Per la salsa:

200 ml panna di soia

spremuta di 1/3 di cedro (era enorme!) e scorza grattuggiata

sale e pepe

Iniziamo con la pasta: semplice impasto delle 2 farine con acqua, facendo attenzione affinché non resti troppo appiccicosa, altrimenti i ravioli si disfano. Dopo averla lavorata per qualche minuto, lasciarla riposare.

Per il ripieno: sbollentare le cime dei broccoli in acqua salata finchè saranno morbidi, poi schiacciarli con la forchetta. Se avete le mandorle pelate basterà tritarle abbastanza fini e aggiungerle ai broccoli, altrimenti sbollentatele per pochi minuti, eliminate la pelle (verrà via in un lampo) e tritatele.

Stendere la pasta e ricavare dei dischi con il bicchiere, poi farcirli con un cucchiaino di composto, bagnare il bordo e richiuderli. Bstano 3-4 minuti di cottura in acqua salata.

La salsa è semplicissima: scaldare la panna di soia in un pentolino, aggiungere spremuta e scorza, salare e pepare. Consiglio di abbondare col pepe, è una punta di "piccantino" perfetta, altrimenti il piatto risulta fin troppo delicato.

Impiattare i ravioli e irrorare con la salsa.

Et voilà:


venerdì 16 ottobre 2009

Tortina saracena al profumo di tiglio


Sono dolcemente creativa in questi giorni! Però ho già in mente di fare qualcosa di salato oggi o domani, che posterò prossimamente (se mi riesce!).

Io adoro la tisana al tiglio, così come il miele di tiglio, e mi sono sempre chiesta come usarlo per i dolci, anche se alla fine in effetti rimane solo il profumo, l'aroma, non tanto il sapore. Ma noi ci accontentiamo, vero :) ?? Poi ci ho messo i mirtilli rossi, che hanno un buon saporino e un bel colore bordeaux che spicca sul grigetto del grano saraceno - perchè l'occhio vuole la sua parte!


Ingredienti per 2 tortine del diametro di 15 cm circa:

60 g di farina di grano saraceno
40 g di farina di manitoba
1 cucchiaino di lievito
1 piccolo uovo
3 cucchiaini di tiglio essiccato o in bustina
1 cucchiaio di miele di tiglio
1/2 tazza di acqua
2 cucchiai di zucchero di canna
1 cucchiaio di olio di semi
mirtilli rossi per dolci ammollati in acqua calda


Fare la tisana di tiglio nella mezza tazza di acqua, dolcificarla col miele di tiglio e lasciarla intiepidire.
Setacciare le farine col lievito e mescolare con l'olio, lo zucchero e l'uovo leggermente sbattuto. Inserire la tisana a poco a poco, fino ad ottenere un composto liscio che "scriva". Inserire i 2/3 dei mirtilli rossi e mescolare un po'. Oleare ed infarinare due stampini per tortine e riempirli quasi fino all'orlo con il composto. Aggiungere in superficie al centro i mirtilli rimasti ed infornare a 180° per 20-25 minuti (controllare con lo stecchino).




P.S. Prometto che il prossimo post sarà SALATO!!

martedì 13 ottobre 2009

Crostata vegan di castagne e caffé





Che amore per le castagne e i frutti dell'autunno! ...certo che lo dico ad ogni inizio stagione! Mi piace quando inizia la nuova stagione perchè cambiano completamente gli ingredienti, una ventata di novità in cucina :)


Avrei voluto chiamare questo dolce con un nome più poetico, tipo "sinfonia di marroni", dato che è tutta tutta marrone, ma in effetti quello è: una crostata. Purtroppo non ho fatto foto decenti, l'ho fatta la sera e l'abbiamo mangiata subito.. la luce artificiale, bah! Comunque l'accostamento castagne-caffé è davvero ottimo, dà quasi l'impressione di riscaldare pancia e cuore :)



Ingredienti:

Per la base
200 g di farina semintegrale
3-4 cucchiai di olio di semi
1 cucchiaio di maizena
3 cucchiai di zucchero
1 tazzina di caffé raffreddato e un poco allungato con acqua
un pizzico di vanillina (facoltativo)
un pizzico di sale

Per la crema di castagne
400 g di castagne
400 ml di latte di soia
3 cucchiai di zucchero
1 mela golden
mezza tazzina di caffé


Preparare la base della crostata mescolando l'olio alla farina setacciata con la maizena, lo zucchero, la vanillina e il sale. Bagnare piano con il caffé allungato, facendo attenzione che il composto resti solido. Lavorare sulla spianatoia e lasciare riposare.

Sbucciare le castagne è un lavoro certosino, io le faccio prima bollire in acqua incise, le spelo ancora calde e poi le faccia cuocere ancora col latte e lo zucchero. Quando saranno morbide ed il latte sarà assorbito quasi del tutto aggiungere il caffé e la mela grattuggiata o a pezzettini. Lasciare ammorbidire la mela qualche minuto e frullare il tutto.
Lasciare raffreddare un poco mentre si stende la pasta e la si pone in una teglia ricoperta di carta da forno. Spalmare la crema sulla superficie senza aver paura che sia troppa, poi in forno si asciuga e si assottiglia.
Infornare a 180° per circa 40 minuti, controllando che la pasta sia cotta.
Lasciar raffreddare e spolverare con del cacao la superficie. Ecco fatto!




(la metto solo per darvi un'idea, anche se non sarebbe degna di comparire in un blog!)

domenica 4 ottobre 2009

meme e premio!

Sono esaltata, ho ricevuto il mio primo premio!!!!!!!!!!! Ormai entro nei bloggers 3 o 4 volte al dì, sono bloggers-dipendente, non ne posso fare a meno! Innanzitutto ringrazio Giulia di cuore, spero che inizieremo a scambiarci consigli, ricette e pareri anche su molto altro, perché è una ragazza estremamente interessante e con gusti molto vicini ai miei (ho sbirciato i tuoi films, libri e musica preferiti).

Inoltre mi ha girato un giochino, che faccio con piacere, lo trovo utilissimo, soprattutto per chi come me è nuovo del mondo dei blogger: si devono scrivere 10 cose su di sè che gli altri non conoscono ancora, senza limitarsi al mondo della cucina, e passarlo ad altre 10 persone.
Io lo passo a: La spiga di grano, Buoni e Veloci, Rosmarina, Piccolemagievegan, L'ape felice, Due broccole in cucina, Cotto al vapore, Deliziando, K-Kitchen, Il gatto gobbo.

1. Studio storia dell'arte a Milano (anche se avrei voluto fare restauro in accademia, ma non ho fatto il liceo artistico) e in teoria dovrei essere in dirittura d'arrivo.. cioè mi manca qualche esamuccio (robe da 9 e 12 cfu..) e altre rogne burocratiche, ma sto perdendo le speranze che riuscirò a laurearmi entro aprile. Da piccolissima volevo fare la pittrice, l'interesse per l'arte è sempre stata una costante, quindi dopo la maturità è stata una scelta quasi "obbligata" per me. Ora avrei tanto voluto fare la scuola alberghiera :(((

2. Canto praticamente da sempre, ufficialmente da 9 anni in una scuola di canto corale (CRC) dove ho acquisito le abilità per cantare in un gruppo vocale a cappella pop e jazz: gli Zero in condotta. Per chi non masticasse l'argomento, cantiamo senza strumennti musicali, le armonie sono fatte dalle nostre voci. Canto anche in un coro femminile più tradizionale, dove facciamo musica d'autore, dal rinascimento ad oggi. Ho suonato pianoforte per 4 anni e strimpello la chitarra, ma il canto è decisamente la mia passione. Ah, sono diplomata in teoria e solfeggio al conservatorio di milano.

3. Sono timida, per questo forse mi affido molto alle telecomunicazioni, dove non c'è contatto diretto con l'altra persona. Secondo una mia personale interpretazione psicologica, in attesa di essere psicanalizzata XD, sono insicura ed indecisa fin da piccola, perché non ero a mio agio con me stessa, con il mio corpo (ero cicciotta). Ancora oggi temo qualsiasi tipo di confronto con le persone. Inserisci link
4. Ho fatto karate per 6 anni, dalla II elementare perché mia mamma mi aveva iscritto al corso di nuoto ed io avevo il terrore dell'acqua. Ovviamente non ho scelto né ginnastica artistica né danza classica come le mie amiche, dato che ero un tantino in sovrappeso. Ero piuttosto bravina, sono arrivata alla cintura marrone e non potevo fare l'esame per la nera perchè ero troppo piccola. Poi però ho iniziato a studiare musica ed ho abbandonato.

5. Sfizi goduriosi: lo yogurt col miele, la cremina dentro i biscotti o la fetta al latte, la fresella bagnata con pomodoro fresco, olio e origano, i pomodori con cetrioli conditi solo con olio e basilico, le zuppe d'inverno, la polenta con il cioccolato lasciato fondere, il formaggio con la marmellata di cipolle rosse, la marinara con acciughe, olive e capperi..

6. Sono un'eterna golosona. Da piccola non ruscivo a rinunciare proprio a nulla (si parla di dolci), poi ne soffrivo constatando che non ero esattamente nelle condizioni di esagerare col cibo. Ora mi so controllare, anche se preferisco rinunciare al pasto e farmi una fetta di torta, piuttosto che non macngiarla del tutto. La mia prima passione in cucina, seppur banale,è il cioccolato fondente. Non mi piacciono invece i dolci pieni di panna montata e crema, il ciocccolato bianco, lo zucchero filato e le caramelle che sanno troppo di caramelle (cioè di sostanze chimiche).

7. Ho iniziato ad interessarmi alla cucina "salutista" qualche anno fa, ma la pratico regolarmente da un anno e mezzo, dopo l'operazione di bypass di mio padre, perché dopo ovviamente è stato obbligato a una dieta povera di colesterolo, anche se la mia golosità non è niente in confronto alla sua e sgarra ogni volta che può.

8. Non ho imparato a cucinare dalla nonna, l'ultima se n'è andata quando avevo 9 anni e l'altra non l'ho mai conosciuta. Molte cose le ho imparate dalla mamma, soprattutto come cucinare la verdura, ma per la cucina light ho fatto tutto da me, spulciando i vostri blog ed avvicinandomi alla cultura vegana.

9. Fin da piccola all'asilo ricordo che buttavo la bistecca intera sotto al tavolo per non mangiarla. Il mio odio per la carne rossa è proprio innato, mentre il rifiuto per gli altri tipi di carne è più recente. Pollo, coniglio e prosciutto cotto li ho sempre mangiati, ma poi ho avuto come una rivelazione: oggi è possibilissimo lasciare in pace gli animali, perchè si può vivere, e anche meglio, senza la carne! Se poi pensiamo che gente come Aristotele, Tiziano, Van Gogh, Voltaire, Mahler, Leonardo Da Vinci e Margherita Hack hanno fatto questa scelta.. beh c'è da riflettere.. purtroppo non ho ancora avuto il coraggio di rinunciare al pesce!

10. I miei miti sono: Wolfgang Amadeus Mozart, Leonardo, Maria Callas, Niki de Sainte Phalle, Marina Abramovic, Paul Klee, Charlie Chaplin, Alfred Hitchcock, A. G. Inarritu, Pier Paolo Pasolini..


Ed ora passiamo al PREMIO:Inserisci link
I 10 blog che ho scelto non sono certo i soli ad esserne degni, ma sono quelli che mi assomigliano di più in fatto di gusti. Grazie ancora!
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è stata dura, e adesso in bocca al lupo ;)