domenica 31 ottobre 2010

Torta paesana per il contest di Giulia



Finalmente ho trovato il tempo di farla, la ricetta della nonna, o meglio, la ricetta di tutte le nonne della brianza, che ancora stuzzica la nostra memoria con i ricordi infantili attraverso le nostre papille!
La torta paesana, o torta al latte, o ancora "turta mica e lacch", è una delle eccezioni nel panorame variopinto della pasticceria, perché non ha ricetta. Niente dosi, né ingredienti fissi da memorizzare... Ogni nonna la fa a modo suo! Devo dire che, come non ne ho mai assaggiata una uguale all'altra, non ne ho mai provata nessuna che non mi piacesse.

Ovviamente si tratta di un dolce povero, della tradizione contadina, perché si recupera il pane secco di giorni. Il pane da impiegare dovrebbe essere la "michetta", o perlomeno questo è il pane della nostra tradizione (anche se a me non piace per niente, tranne che in questa preparazione!), e il latte quello intero. Poi c'è chi ci mette il burro e chi no, chi gli amaretti, chi l'aroma di arancia, chi i canditi, perfino gli zuccherini colorati sulla superficie (le nonne più all'avanguardia che vogliono fare piacere ai nipotini)!

Personalmente non ho voluto emulare la torta della mia nonna, proprio per il motivo sopraccitato: dato che non mi sarebbe mai e poi mai venuta uguale alla sua, pur attenendomi al ricordo che ho di quel sapore di casa, di merenda e di famiglia, ho preferito farne una versione mia, come una vera nonna!! :)

Dunque, anche se questa NON è la torta dei miei ricordi, credo di poter partecipare al contest delle Madeleines proustiane anche solo per il sogno ad occhi aperti che mi sono fatta impastando e inventando. mi sono sentita importante, stavo creando la MIA torta paesana!!
Spero che qualcuna di voi capisca cosa intendo dire..


Ed ora, come una vera nonna brianzola, indico il procedimento, ma non le quantità! A voi libero arbitrio!!
p.s. è molto difficile combinare guai con questa torta, anche senza dosi.. provare per credere!




LA MIA TORTA PAESANA
(variazioni sul tema)

pane secco bianco (possibilmente michette)
latte intero (io ho usato quello di soia)
biscotti oro saiwa alle nocciole

2 cucchiai di cacao amaro
1/2 bustina di preparato per budino dell'Equosolidale (sostituibile con 1 cucchiaio di cacao in più e 1 di fecola)

2 cucchiai di zucchero di canna

1 cucchiaio di cannella

uvette
castagne arrosto pelate

pinoli

1 pera matura



Lasciare a bagno il pane posso nel latte per una notte.
Il giorno dopo lavorarlo bene con una forchetta, aggiungendo dell'altro latte se ce ne fosse bisogno. Aggiungere i biscotti ridotti a farina, lo zucchero, la cannella, il cacao e il preparato per budino. Alla fine mettere castagne, uvette e pinoli e la pera tagliata a piccoli dadini.

Versare nello stampo di silicone oppure in uno stampo unto e infarinato.
Infornare in forno già caldo e cuocere a 180° per almeno 40 minuti.

La prova
stecchino vale fino a un certo punto, perché la torta di latte deve rimanere bagnata all'interno. Controllare solo che la superficie non annerisca troppo.


Mangiare fredda.

Distribuire ai bambini rigorosamente nella carta stagnola!

Il giorno seguente a colazione è più buona! (...potere della
suggestione dei ricordi??)



Un bacio a Giulia, a tutte le nonne e i loro nipoti che ne seguono le orme, mettendoci un pizzico di se stessi nelle proprie creazioni.


mercoledì 27 ottobre 2010

Chapati-roll ripieno

Eccomi qui, tornata dalle mie vacanze consumate in ritardo - e perciò attese con immensa trepidazione! - in un paese pieno di contraddizioni, affascinante, disarmante.. l'Egitto.

Vi risparmio la solita enumerazione delle meraviglie visitate, che credo siano abbastanza conosciute, vi dico solo qual è la mia preferita: Abu Simbel.... "Embeh - direte voi - questa ha scoperto l'america!" ... lo so, sono arrivata un po' tardi, ma quel luogo (che non descrivo a parole, perché non gli renderebbero giustizia) è decisamente la cosa più bella che io abbia mai visto.. mi sono messa a piangere come un'idiota davanti al tempio di Nefertari! Un po' per ignoranza (a scuola mica si studiano queste cose! e nemmeno alla facoltà di Storia dell'arte!! ma è mai possibile?!?), un po' per il senso di inferiorità che ci affligge, rispetto ai nostri antenati, i quali - al contrario di noi..- sfruttavano al 1000% l'intelletto, le materie prime, l'abilità e tutto ciò di cui disponevano. Insomma, pur non avendo a disposizione chissacchè, le piramidi le hanno costruite loro..

Ma bando a queste digressioni sulla mia ignuranza :)

inutile dire che anche in motonave il cibo è ottimo. Merito innanzitutto della materia prima (frutta e verdura sono molto più saporite e credo anche nutrienti, alcune volte mi capitava di non digerire nemmeno la frutta!), ma sicuramente anche dei cuochi.
Non mi soffermo neanche a elencare tutto ciò che ho assaggiato e che mi è piaciuto, visto che nulla mi è dispiaciuto :p. Indico solo alcune curiosità:

- gli egiziani mangiano i datteri FRESCHI, ossia appena raccolti dalla palma. Ve ne sono di 2 tipi: rossi e lunghi, arancioni e cicciotti. Quelli che troviamo noi al supermercato e nei cesti di natale, anche se sono coltivati in medioriente o in Africa, sono maturi e probabilmente trattati. Quelli freschi sono duri e filamentosi, freschissimi e comunque molto dolci!

- i falafel li fanno solo con le fave, non con i ceci (pur utilizzando tutti i legumi nella loro dieta)

- esistono frutti mai visti: la guafa/guava (pera+arancia), le arance verdi (tipo mapo) e i melograni sono dolcissimi.

- le cose che ho gradito di più sono i loro falafel (i migliori che abbia mangiato finora!!!), l'hummus, le zuppe, la zucca stufata, il pane cotto sulla fiamma viva tipo pita, il pesce al limone, lo yogurt con la verdura tipo tzatziki.



Nostalgicamente, per ricordare i sapori di altre terre, oggi posto un fingerfood che ho fatto l'inverno scorso, anche se con l'Egitto non c'azzecca proprio niente :)


CHAPATI-ROLL FARCITO

Per 2-3 chapati:

1 bicchiere di farina 00

1 bicchiere di farina integrale

1/2 cucchiaino di sale

1 cucchiaino scarso di curry forte

acqua tiepida q.b.

1 cucchiaio di olio

Impastare le farine setacciate, il curry e il sale con l’acqua, versandone poca alla volta. Quando sarà possibile, formare delle palline che stiano ben racchiuse nel palmo di una mano e lasciar riposare mezzora coperte con un panno umido.

Stendere la pasta su un piano infarinato, deve avere uno spessore di circa 3 mm. Non sovrapporle! Appena formate queste “piadine”, scaldare per qualche minuto a fuoco alto la piastra delle crepes, ungetela con l’olio (sarebbe perfetto il ghee) e spandetelo ben bene con dello scottex su tutta la superficie. Scottare ogni chapati 20 secondi per lato, poi accendere immediatamente il fornello accanto e lasciar gonfiare il pane, tenendolo con le pinze proprio sopra al fuoco e girandolo una volta sola. Quando compariranno dei crateri sulla superficie è pronto!

Velocissimo! Occorre un po’ di malizia, anche io ogni tanto mi dispero per i pessimi risultati.. work in progress ;)

Io ho deciso di utilizzarlo a mo’ di piadina e l’ho insaporito con il curry, ma in realtà il chapati si consuma in purezza, per accompagnare le già speziate pietanze, spesso molto piccanti. Per farne un roll, è necessario farcirlo immediatamente, altrimenti si secca e poi si spezza – non che dopo non sia più buono, anzi!

Io l’ho farcito con un misto di verdure (carote, porri e fagioli) saltate con peperoncino, erba cipollina. Condito il tutto con salsa yogurt (yogurt, aglio, limone, tahin), è squisiterrimo!!!



mercoledì 6 ottobre 2010

Torta "nuvola" cocco e ananas

Questo dolce buono buono lo dedico alla carissima Giulia, che è finalmente tornata dalle vacanze-lavoro e che può continuare a far sognare i nostri occhi e le pupille e papille!! Bentornata Giu!!

Ho finalmente trovato il modo di ottenere la sofficità di un cuscino (o - più poeticamente - di una nuvola) anche senza uova né burro: il minipimmer! non l'avevo mai utilizzato per gli impastidolci prima, tranne per le creme vegane o con la ricotta.. da adesso lo userò sempre per gli ingredienti "liquidi", perché si incorpora aria molto più che con la frusta.





TORTA "NUVOLA" CON COCCO E ANANAS


60 g olio di semi
2 vasetti di yogurt magro all'ananas
2 cucchiaini di miele chiaro e fluido
4 cucchiai di fruttosio
150 g farina 00
50 g di maizena
1 bustina di lievito
1/2 ananas tagliata a pezzettini
150 g di farina di cocco (cocco disidratato grattugiato)
1/2 cucchiaino di cardamomo in polvere


Versare in una terrina lo yogurt, l'olio, il miele e 2 cucchiai di fruttosio e montare il tutto con il minipimmer ad alta velocità. Aggiungere le farine e il lievito setacciate, il cocco e il cardamomo. Alla fine aggiungere 1/3 circa dell'ananas a pezzettini. Ungere e infarinare uno stampo da 24 cm e versare l'impasto fluido. cospargere di ananas e cocco, poi distribuire il restante fruttosio sulla superficie. Infornare in forno caldo e cuocere per almeno 40 minuti a 180 gradi. Quando la superficie inizia a dorare fare la prova stecchino.


è BUONISSIMISSIMA!!! SCOMMETTETE???