lunedì 29 agosto 2011

Un dolcissimo assaggio di vacanze.. non ancora finite

 Eccomi!!! Beh, in realtà non proprio, perché sono tornata dal tour per le colline umbre, ma riparto dopodomani per quelle toscane! Non sarò in vacanza perché vado con il mio gruppo vocale ad una masterclass con i mitici Swingle Singers, il mio gruppo preferito!!!
Perciò vi lascio solo un'impronta delle mie vacanze...










...una strepitosa e fiorentinissima schiacciata all'uvafragola!! Parola di fornaia fiorentina doc! Qui eravamo a Città di Castello, dove c'era un mercato di prodotti tipici regionali .. lo so, non è una specilità umbra, ma purtroppo non ho altre foto culinarie.

Dell'agriturismo in cui sono stata, vi racconterò poi, merita una descrizione meno frettolosa ;)


abbracci a tutti

zy

giovedì 18 agosto 2011

Mini Linzer Torte ... e voglia di spezie e polenta!?


Inspiegabilmente, ho voglia di sapori invernali! Non che il clima sia particolarmente freddo, anzi! L’altra sera io e Diego siamo stati alla consueta Sagra delle sagre di Pasturo, dove andavo sempre con mamma e papà da piccolina, poiché è proprio sulla strada per arrivare alla nostra vecchia casa a Premana (ridente paese della Valsassina, dove ho lasciato un pezzo di cuoricino, da quando non ci andiamo più L ), e ci siamo pappati pizzoccheri, adeguatamente intrisi di burro e bitto, e poi una quintalata di polenta taragna – fra l’altro, probabilmente la migliore mai mangiata! – e ho acquistato una vagonata di formaggi di capra mai assaggiati: taleggio, gorgonzola e caprino stagionato! Una bontà indescrivibile!
Inoltre, da quando in pasticceria il mio capo ha sfornato una Linzer, ho un’incredibile voglia di cannella, frutta secca, confetture… mah! Non ho mai assaggiato una Linzer di pasticceria, né tantomeno una originale austriaca (già segnato nella lista delle cose da fare!), ma ho comunque voluto provare a farne una.. a modo mio!




LINZER TORTE (a modo mio)

per 3 crostatine da 12 cm di diametro:

100 g di nocciole tritate
150 g di farina 00 e di farro miste
60 g di olio di semi
1 cucchiaio di cannella
2 chiodi di garofano macinati
100 g di zucchero di canna
1 presina di sale
1 cucchiaio scarso di cacao amaro
1-2 cucchiai di latte per l'impasto (facoltativo)
1 tuorlo
200 g di marmellata di lamponi

Per prima cosa tostate leggermente le nocciole, rimuovere la pellicina e lasciarle freddare, prima di tritarle finemente col robot. Credo che sia importante scegliere una buona qualità di nocciole, io ho usato le Giffoni e l’aroma nella tostatura era davvero fantastico! Influirà sul risultato della “frolla”.
Miscelare le farine, le nocciole, la cannella, i chiodi di garofano polverizzati, il sale e il cacao e tenere da parte. In un’altra ciotola miscelare l’olio di semi (mi raccomando, quello d’oliva non va bene per questa ricetta!) con il tuorlo e lo zucchero, sbattendo con una frusta. Versare le polveri nei liquidi. Dato che ho sostituito il burro con l’olio, ho ridotto le dosi di questo grasso, perciò la pasta manca di umidità sufficiente per essere lavorata, quindi io ho aggiunto qualche cucchiaio di latte, appena appena per riuscire a compattarla e formare la classica palla. Non avrà comunque la consistenza di una frolla, per la presenza copiosa della farina di nocciole. Riporre in frigorifero per almeno mezzora, avvolta da una pellicola.
Scaldare il forno. Preparare gli stampini, unti e infarinati, e iniziare a foderarli con l’impasto. Questa pasta non si riesce a stendere col matterello perché è troppo friabile, perciò vi divertirete a schiacciare negli stampini pezzi di impasto, componendoli come un puzzle e livellando bene con le dita. Lo spessore deve essere molto alto. Ora si spalma la marmellata di lamponi (o di ribes/mirtillo rosso, comunque una marmellata acida), e anche qui non bisogna essere parchi! Si farcisce per bene con un bello strato! Infornare a 160° per almeno 40 minuti, io l’ho tenuta 45-50 minuti. La cottura è più lenta e meno “violenta” della crostata. 
Non si mangia subito … se ci riuscite! è un’impresa resistere, con l’odorino di spezie e lamponi per tutta la casa, dopo averla sfornata!! Una vera sofferenza, ma ben appagata dal risultato, che è molto migliore nei giorni successivi! Io ne ho mangiata una il giorno dopo, l’altra 3 giorni dopo ed era decisamente migliorata!




Non ho mai provato l’originale, ma già è diventata la mia preferita!!!!!!!! È davvero divina!

mercoledì 10 agosto 2011

Insalata fantasia di riso nero

Continuiamo con le ricette estive, dopo lo sprint dell'insalata di pasta! Ormai il caldo è arrivato, e anche un po' di bel tempo. Devo dire che si sta proprio bene! quasi ogni sera c'è un temporale, così di giorno è superventilato, anche con il cielo terso e di un azzurro intenso.. così sì che mi piace l'estate! Restasse così ancora per un mesetto, sarei in paradiso... visto che io in vacanza ci devo ancora andare .....  l'ultima settimana di lavoro è la più luuuuuuuunga dell'anno!!!!! AAAARRRGGGHH!!

Questa insalata di riso - superbuona! - la dedico ai miei amici del gruppo vocale, perchè l'ho praparata per loro, anche se poi con tutto il bendiddio che ha cucinato la Lalla, questa misera ciotolina è praticamente scomparsa dalla vergogna XD


Ho usato questo riso Nerone biologico, non il riso venere che costa un pacco di più e non è affatto migliore in qualità (almeno secondo il mio palato).


INSALATA FANTASIA DI RISO NEROne






riso nerone
surimi
mais
zucchine tenere
pomodorini ciliegia
basilico
limone, senape, olio, pepe



Lessare il riso in acqua salata (ci vorranno circa 40 minuti), calcolando circa 70 g a testa. Tenete conto del fatto che questo riso non raddoppia il suo volume, resta piuttosto croccante ma è molto aromatico.
freddare il riso sotto l'acqua e tenere da parte. 
Lavare anche il mais scolato, grattugiare le zucchine crude e tagliare il surimi (per i vegani, credo che il tofu affumicato o aromatizzato sia un ottimo sostituto del surimi). Preparare il condimento sbattendo con una frusta limone, senape, olio, pepe. Poi sminuzzare il basilico e unirlo al riso e agli altri ingredienti, mescolare tutto col riso e condire. 
Servire a temperatura ambiente accompagnato da un ottimo vino bianco profumato, possibilmente su una terrazza con vista lago! - questo ingrediente può essere omesso, anche se vi assicuro che è fondamentale per l'umore ;)