Finalmente ho trovato il tempo di farla, la ricetta della nonna, o meglio, la ricetta di tutte le nonne della brianza, che ancora stuzzica la nostra memoria con i ricordi infantili attraverso le nostre papille!
La torta paesana, o torta al latte, o ancora "turta mica e lacch", è una delle eccezioni nel panorame variopinto della pasticceria, perché non ha ricetta. Niente dosi, né ingredienti fissi da memorizzare... Ogni nonna la fa a modo suo! Devo dire che, come non ne ho mai assaggiata una uguale all'altra, non ne ho mai provata nessuna che non mi piacesse.
Ovviamente si tratta di un dolce povero, della tradizione contadina, perché si recupera il pane secco di giorni. Il pane da impiegare dovrebbe essere la "michetta", o perlomeno questo è il pane della nostra tradizione (anche se a me non piace per niente, tranne che in questa preparazione!), e il latte quello intero. Poi c'è chi ci mette il burro e chi no, chi gli amaretti, chi l'aroma di arancia, chi i canditi, perfino gli zuccherini colorati sulla superficie (le nonne più all'avanguardia che vogliono fare piacere ai nipotini)!
Personalmente non ho voluto emulare la torta della mia nonna, proprio per il motivo sopraccitato: dato che non mi sarebbe mai e poi mai venuta uguale alla sua, pur attenendomi al ricordo che ho di quel sapore di casa, di merenda e di famiglia, ho preferito farne una versione mia, come una vera nonna!! :)
Dunque, anche se questa NON è la torta dei miei ricordi, credo di poter partecipare al contest delle Madeleines proustiane anche solo per il sogno ad occhi aperti che mi sono fatta impastando e inventando. mi sono sentita importante, stavo creando la MIA torta paesana!!
Spero che qualcuna di voi capisca cosa intendo dire..
Ed ora, come una vera nonna brianzola, indico il procedimento, ma non le quantità! A voi libero arbitrio!!
p.s. è molto difficile combinare guai con questa torta, anche senza dosi.. provare per credere!
LA MIA TORTA PAESANA
(variazioni sul tema)
(variazioni sul tema)
pane secco bianco (possibilmente michette)
latte intero (io ho usato quello di soia)
biscotti oro saiwa alle nocciole
2 cucchiai di cacao amaro
1/2 bustina di preparato per budino dell'Equosolidale (sostituibile con 1 cucchiaio di cacao in più e 1 di fecola)
2 cucchiai di zucchero di canna
1 cucchiaio di cannella
uvette
castagne arrosto pelate
pinoli
1 pera matura
Lasciare a bagno il pane posso nel latte per una notte.
Il giorno dopo lavorarlo bene con una forchetta, aggiungendo dell'altro latte se ce ne fosse bisogno. Aggiungere i biscotti ridotti a farina, lo zucchero, la cannella, il cacao e il preparato per budino. Alla fine mettere castagne, uvette e pinoli e la pera tagliata a piccoli dadini.
Versare nello stampo di silicone oppure in uno stampo unto e infarinato.
Infornare in forno già caldo e cuocere a 180° per almeno 40 minuti.
La prova stecchino vale fino a un certo punto, perché la torta di latte deve rimanere bagnata all'interno. Controllare solo che la superficie non annerisca troppo.
Mangiare fredda.
Distribuire ai bambini rigorosamente nella carta stagnola!
Il giorno seguente a colazione è più buona! (...potere della suggestione dei ricordi??)
latte intero (io ho usato quello di soia)
biscotti oro saiwa alle nocciole
2 cucchiai di cacao amaro
1/2 bustina di preparato per budino dell'Equosolidale (sostituibile con 1 cucchiaio di cacao in più e 1 di fecola)
2 cucchiai di zucchero di canna
1 cucchiaio di cannella
uvette
castagne arrosto pelate
pinoli
1 pera matura
Lasciare a bagno il pane posso nel latte per una notte.
Il giorno dopo lavorarlo bene con una forchetta, aggiungendo dell'altro latte se ce ne fosse bisogno. Aggiungere i biscotti ridotti a farina, lo zucchero, la cannella, il cacao e il preparato per budino. Alla fine mettere castagne, uvette e pinoli e la pera tagliata a piccoli dadini.
Versare nello stampo di silicone oppure in uno stampo unto e infarinato.
Infornare in forno già caldo e cuocere a 180° per almeno 40 minuti.
La prova stecchino vale fino a un certo punto, perché la torta di latte deve rimanere bagnata all'interno. Controllare solo che la superficie non annerisca troppo.
Mangiare fredda.
Distribuire ai bambini rigorosamente nella carta stagnola!
Il giorno seguente a colazione è più buona! (...potere della suggestione dei ricordi??)
Un bacio a Giulia, a tutte le nonne e i loro nipoti che ne seguono le orme, mettendoci un pizzico di se stessi nelle proprie creazioni.
Cara "nonnina", complimenti per la tua torta paesana, mi piace da impazzire proprio per quell'idea di casa, di tradizione popolare, di dosi ad occhio... per il profumo che riporta all'infanzia e per la bellezza di tutte le ricette tramandate di generazione in generazione... Complimenti, è splendida! Bacioni. Deborah
RispondiElimina...Zy bella, vabbè che era un po' che non ti venivo a trovare (mannaggiaaaa a me!), ma non avrei detto fossero passati tutti questi anni :P ihih sei stata un'ottima 'nonna', sembra di sentire il profumo oltre monitor...conosco un po' di versioni che hai citato ma non l'ho mai provata, da me siamo sbranatori di pane e ne avanziamo poco nulla...che meraviglia le ricette dei ricordi :) il sapore che resta in mente è sempre speciale...è sempre un piacere enorme leggerti!un abbraccione, my darling :)
RispondiEliminaCiao caea... ma che bella la tua torta de la memoire (sì, tu dici che non è esattamente la tua torta dei ricordi... ma l'essenziale è l'emozione, il ricordo che tu suscita) :)
RispondiEliminala memoria del tuo paese, del tuo posto, la tua torta paesana è perfetta per la raccolta!
E grazie di averci pensato e di aver partecipato.
Un abbraccione e a presto
Giulia