mercoledì 21 gennaio 2015

Riso e dahl: la mia tradizione

Pur non avendo mai festeggiato blog-compleanni, sono già più di 5 anni di attività bloggereccia. Posso considerare conclusa la "scuola materna", il periodo di incubazione in cui un blogger cerca la propria peculiarità nei meandri della labirintica arte culinaria generale.
Ciò significa che sono almeno 7-8 anni di "pasticci", dacché iniziai a dare corpo a questo fuocherello di curiosità e smania di sperimentazione culinaria, prima di aprire il blog, prima della scelta di vegetarianesimo, veganesimo, macrobiotismo (?); prima che sapessi a cosa serve l'alga kombu e prima di assaggiare una prugna umeboshi. Oggi ho scelto la cucina naturale, so il perché e il per come.
Tuttavia, sono sempre stata -e lo sono ancora- curiosa di esplorare sapori che racchiudono culture e tradizioni lontane. Tanto, da poter dire di avere ormai adottato alcuni di essi come figli miei, in questo periodo di incubazione. Ho già dichiarato pubblicamente il mio amore per la cucina indiana, che oggi se la contende con quella giapponese fra i miei flavour-hits
In principio furono le spezie a conquistare pancia e cuore. Poi ho imparato a depurare le ricette, che all'inizio imbrattavo di polverine e semini, come non ci fosse un domani.
Credo di non sbagliarmi nel dire di aver affinato l'uso di certi ingredienti. Alcuni devono essere valorizzati togliendo, più che aggiungendo. Perciò, ultimamente sono devota alla religione del less is more: tolgo, esalto, assaporo fino in fondo quell'ingrediente. Lo conosco profondamente, ne apprezzo alcune qualità, magari ne colgo qualche difetto, e così facciamo amicizia. E siamo amici per sempre, diventa parte della mia tradizione.


Ecco gli ingredienti -che poi fanno il piatto- entrati ormai nella mia tradizione, anche se vivo in Brianza e non sono mai stata in India: riso e dahl.
E quando il riso è buono, bisogna mangiarlo così. Le spezie, a piacere, si possono mettere da un'altra parte: io ho preferito tostarle con porro e olio evo, per condire il piatto. Ad esaltare il profumo inconfondibile di riso thai rosso e riso indica, solo del buon sale marino integrale, qualche semino per la presentazione e un buon dahl speziato (ma non troppo!).





"Risi" e dahl
(Riso thai rosso integrale e riso indica)

90 g di riso thai rosso Altromercato
90 g di riso indica Altromercato
200 g di lenticchie rosse decorticate
1 l di brodo vegetale (o acqua calda salata)
1 porro intero
1/2 carota
1 spicchio d'aglio
4 cucchiai di olio evo Dante
1/2 c di coriandolo macinato
una punta di semi di cumino
1 c di masala indiano Altromercato
sale qb


Risciacquare il riso. Portare a cuocere i due tipi di riso separatamente, con il doppio del volume in acqua e un pizzico di sale. Quando bolle, abbassare il fuoco al minimo e cuocere per 10 minuti il riso indica, per 25-30 minuti il riso rosso. Tenere coperto per ultimare l'assorbimento di acqua.
In una pentola dal fondo spesso, fare un soffritto con un cucchiaio di olio, le verdure tritate finemente (conservare un pezzettino del cuore del porro) e un goccio d'acqua. Salare subito. Quando sfrigolano, versare le lenticchie e tostarle. Aggiungere 2-3 mestoli di brodo vegetale e coprire. Mescolare di tanto in tanto e versare il brodo per mantenere l'umidità. Cuocere per 20 minuti circa. Se le lenticchie non si sono ridotte in purea, passare rapidamente al minipimmer.
In una padella antiaderente versare l'olio rimasto, il porro tritato molto fine e le spezie. Aggiungere un goccio di brodo e coprire per un paio di minuti. Impiattare e versare il condimento bollente sul dahl. Servire con riso al naturale.








11 commenti:

  1. Adoro i piatti etnici, mi portano lontano!!!!

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  2. Bravissima cara, pure io uso questi prodotti ottimi di Altromercato.... Perfetto mix di sapori, quanto mi piacciono!!!!

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    1. già, sono ottimi sotto tutti i punti di vista, anch eper chi li produce ;)

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  3. Bellissimo post e buonissimi questi risi e dahl! Baci, Pata!

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  4. brava, bravissima, hai reso perfettamente il tuo percorso e le tue preferenze, anch'io penso che meno sia meglio. Si può dire che sono stati anni arricchenti per te e per tutti noi!

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  5. che bei colori nel tuo piatto! La cucina indiana piace tanto anche a me e il profumo leggero delle spezie (anche io non ne metto troppe) mi scalda il cuore ed ho l'impressione che mi aiuti a digerire meglio!

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  6. i colori sono tutto merito della natura! le spezie aiutano a digerire in effetti, e anche a ridurre sale e condimenti. Ma sono pur sempre prodotti che vengono da paesi molto lontani, che hanno un altro clima e stagioni diverse, quindi meglio non abusarne... per questo, quando le usi è davvero un'occasione speciale :)

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  7. Anch'io adoro la cucina etnica ed ecosolidale e trovo questo piatto meraviglioso! E' bello che ci siano ricette così nei blog di cucina!

    un caro saluto e complimenti per il blog, passerò ancora a trovarti! :)

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