venerdì 26 ottobre 2012

I miei dolcetti choosy: muffin con zucchine e cioccolato bianco

Non amo il cioccolato bianco. Non sono una fan dei muffin.
Perciò ho cucinato con passione questi dolcetti, ieri pomeriggio: questi mini muffin sono il mio piatto "choosy". Io non li mangerò, perché anch'io sono choosy.

è emblematico il tempismo con cui la nostra ministra ha sbaragliato la concorrenza di scosse di terremoto, omicidi e morti bianche, per affermarsi sulla scena italiana da star indiscussa del momento. Infatti, per quanto mi riguarda, nel giro di 24 ore, con il melodioso sottofondo della sua graziosa vocina -che parla pure in inglese, wow! - ho ricevuto ben 2 porte in faccia, lavorativamenteparlando..

segue momento di depressione post-legnata.

segue euforia involontaria alternata a sprazzi di pianto isterico.

segue serie di insulti vomitati in quantità industriali contro la suddetta, anche su facebook (segue pentimento).


Ora che sono più o meno rientrata nei ranghi, posso giocarmi l'ultima arma, che non servirà a nulla nel concreto, certo; domani non avrò un lavoro, né l'italia si deciderà a dare fiducia ai suoi giovani, e probabilmente lei nemmeno si rimangerà quello che ha detto..

Però è questo che posso fare, perché IO LO SO FARE questo lavoro, anche se nessuno mi pagherà per aver scritto questo post, eppure mi sento appagata nel farlo!!


Ed ora, la ricetta:







Cara Elsa,


mi ci è voluto un po' per capire a chi ti riferissi, parlando di ragazzini choosy:

forse ai giovani laureati, magari anche magistrali, che rincorrono uno stage-non-retribuito dopo l'altro, che una volta finito li lascerà a casa (ah ma con che grande bagaglio culturale!), lavorando la sera al pub per pagarsi almeno il treno e l'autobus?

Oppure i più fortunati di noi, laureandi e laureati, sfruttati da chicchessia con contratti a chiamata, co.co.pro., voucher, di eterno apprendistato, rinnovati un po' sì e un po' no, che lavorano sotto minacce del tipo "se ti va bene è così; sennò io un altro come te lo trovo in 5 minuti"?

O forse dicevi ai lavoratori in nero, babysitter, ripetizioni, camerieri, lavapiatti, pagati a seconda dell'umore del capo, senza possibilità di replica?

... più probabilmente parlavi di quelli che una volta laureati, sono rimasti disoccupati. E mi ci metto in pieno anch'io. Ebbene sì: io sono choosy.

Mi sono laureata due anni fa in storia dell'arte (sì, proprio quella "cosa", che solo a sentirla, alle HR rabbrividiscono). Da quando studio, ho lavorato in bianco, in nero e più spesso al verde.
Ho fatto la cameriera la sera, la barista-commessa di giorno, ho dato ripetizioni praticamente aggratis per anni, ho fatto (e faccio ancora) la babysitter, l'operaia, la lavapiatti-lavapavimenti-lavacessi, l'inventarista, ho lavorato e lavoro (usando il verbo impropriamente) a provvigione per pubblicizzare eventi artistico-culturali.
L'anno scorso io e il mio ragazzo (lui è dottore in informatica graziealcielo!) ci siamo buttati in un'avventura estrema, assurda, probabilmente fatale: la convivenza, con un mutuo sulle spalle per 20 anni. Volevamo distinguerci dai bamboccioni, volevamo iniziare a creare una famiglia. Siamo due persone con la testa sulle spalle, sappiamo fare sacrifici.. e lei?? Lei ha una figlia (e lasciamo perdere tutto......). Io ho 25 anni, e so che probabilmente non ne avrò mai. E se ci capitasse questa sfortuna, che vita avrebbe nostro figlio? Studierebbe anche lui fino a 30 anni, perché adesso chi non ha tre lauree è out? e poi? se ne andrà all'estero, probabilmente in Cina, e ci invierà un assegno mensile, perché noi non avremo mai una pensione?


Per il momento l'unica attività a tempo indeterminato che posso vantare è la mia indignazione nei confronti di..
E qui casca l'asino. La cosa peggiore, è che non abbiamo un capro espiatorio su cui far cadere tutte le colpe di cui siete, siamo, sono stati, colpevoli. Oggi sei tu, domani.. chissà.


E adesso? Un colloquio dietro l'altro, con conseguenti no uno dietro l'altro o, peggio, silenzi prolungati.
Dopo ogni NO, dietro cui si nascondono inevitabilmente tutte le tue speranze, cui ti sei aggrappato con le unghie e con i denti, perché non hai nient'altro in mano, se non quella speranza (che di solito è un tirocinio spesato, o al massimo una sostituzione maternità di 3 mesi)... si ricomincia daccapo. Ogni volta.
E di nuovo: camicia stirata, curriculum fresco di stampa, sorrisi e convenevoli ad un altro colloquio.

Noi sappiamo cosa sono i sacrifici.


Noi siamo grandi, siamo forti.. forse solo di questo vi dobbiamo ringraziare: siamo diventati forti, tanto da combattervi con le nostre parole, le nostre ricette, foto, idee, canzoni... 

..è solo molto triste che lavoriate non per noi, ma contro di noi.

Silvia -very very choosy




MINI MUFFIN choosy 
CON ZUCCHINE E CIOCCOLATO BIANCO



Ingredienti per circa 18 mini-muffin:

1 uovo choosy
4 cucchiai di olio di semi choosy
1 cucchiaio di zucchero di canna choosy
essenza di vaniglia choosy
zenzero grattugiato choosy
1  zucchina choosy 
1 cucchiaio di yogurt magro choosy

40 g cucchiai di zucchero semolato choosy
50 g di cioccolato bianco choosy

100 g di farina 00 + 50 g di farina di farro (entrambe choosy)


1 cucchiaino di cremor tartaro choosy
sale choosy


grattugiare la zucchina e lo zenzero e tenere da parte. Unire i liquidi e lo zucchero di canna e sbattere. Aggiungere zucchine e zenzero.
In un'altra ciotola, setacciare le farine con il lievito, aggiungere le altre polveri. Versare anche i liquidi e infine il cioccolato bianco, freddo di freezer e fatto a pezzettini.
Riempire i pirottini quasi fino all'orlo e infornare a 180° per 15 minuti.


Diego dice che sono buonissimi.










10 commenti:

  1. Complimenti per la lettera e per la capacità di sacrificio. Sarà poca cosa ma il mio rispetto lo avete!
    un Sorriso...

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  2. Amica mia purtroppo il mondo va male. Io sono mooooolto sottoqualificata rispetto ai miei titoli di studio e quella "brava donna" appartenente ad una casta di privilegiati dovrebbe vergognari e soprattutto, scusami la volgarità. andarse un pochino a fan**** lei e tutta la razza sua...
    Ciò doverosamente premesso, che figata le zucchine in un dolce :D
    Bacini

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  3. Cara Patapata come mi ci ritrovo nel tuo post! Laureata in storia dell'arte, cameriera, contadina, babysitter, impiegata a tratti... sono solo modi per guadagnarsi la vita in fondo! Al diavolo la crisi, al diavolo le umiliazioni (la depressione post portainfaccia la conosco benissimo!)! Ci rimangono pur sempre le nostre passioni e i nostri talenti, che- visto che siamo forti, sempre di più, l'hai detto tu!- sapremo coltivare e chissà, un giorno magari ci faranno anche guadagnare qualcosa... nel frattempo però non dimentichiamoci che noi NON siamo solo quello che facciamo per pagarci l'affitto ma MOLTO, MOLTO di più!
    Ti auguro buona fortuna, un abbraccio

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    1. che grande regalo mi hai fatto con queste parole!! non dovremmo mai dimenticarci quest'ultima parte..... grazie, GRAZIE!!
      ricambio l'abbraccio e l'augurio :)

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  4. Carissima Patapata, in te vedo quasi la maggior parte degli amici dei miei figli. Una situazione che inquieta moltissimo noi genitori che guardiamo sgomenti al futuro. Un futuro che comincia a vacillare anche per noi che dovevamo garantirvi un porto sicuro dove ripararvi in caso di tempesta.
    A cinquantadue anni sono precarissima, non lavorerò fino a gennaio per colpa della "stabilità" non di sicuro la mia!
    Ma i Comuni per i quali lavoro abitualmente hanno i bilanci bloccati e quindi non possono prendere iniziative...bah meglio stendere un pietoso velo.
    Ma le persone come te, piene di energia e di talento ce la fanno, vedrai che prima o poi si aprirà uno spiraglio. Non ti arrendere!
    Un abbraccio :)

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    1. grazie eli, fa sempre molto piacere essere confortati da chi stimi :) auguro anche ai tuoi figli un bel po' di fortuna!!

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  5. wau che abbinamento interessante e insolito mi piace!!!

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  6. Condivido in pieno la tua indignazione e la tua rabbia! Personalmente, dopo tante proteste e tanti pianti di nervosismo e disperazione, sono entrata in fase desensibilizzazione-alienazione, mi sento quasi devitalizzata (come un dente marcio). Quando il tuo paese e la sua classe politica non solo ti considera un peso ma ti insulta e ti fa sentire un/a "fallito/a", quando ti guardi allo specchio e pensi di essere una nullità e ti sembra di vedere negli sguardi degli altri (i "privilegiati" con un lavoro - magari ottenuto con una bella spintarella - ed una famiglia) un misto di delusione e pena, allora questo è proprio la fine di tutto... la fine di ogni sogno di normalità, di famiglia, di futuro!
    Ammiro il coraggio che avete avuto tu e diego nel fare un passo così grande, io non credo di potermelo permettere mai, sia perchè mi mancano i soldi anche solo per aprire un mutuo sia perchè mi hanno distrutto ogni voglia di provare. E quando mi sentirò pronta ad azzardare e rischiare il tutto per tutto sicuramente non sarà in questo paese! Scusami, forse mi sono lasciata andare un po' troppo con le parole di delusione, però volevo esprimerti tutta la mia solidarietà! siamo in tanti, troppi, su questa stessa barca (e c'è perfino chi annaspa in alto mare senza salvagente!)

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    1. carissima, non scusarti, anche io sento il bisogno di sfogarmi con qualcuno / qualcosa quando mi sento frustrata (e capita più o meno ogni giorno..). è troppo difficile provare a immaginarsi un futuro, provare ad andare avanti, nonostante tutto.. troppo. anche io sento di non averne la forza. in fondo, dentro di me sto solo aspettando che qualcuno arrivi a salvarmi dal naufragio....

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