venerdì 8 agosto 2014

Tortini cotti a vapore con Fiordifrutta alla rosa canina

Ieri mattina sono andata al lavoro scialla: traffico zero, ho parcheggiato nell'unico posteggio all'ombra (beati quelli che lavoreranno in agosto, perché avranno tutte le strade per sé), ero perfino in anticipo. Canticchio mentre chiudo la portiera, mi avvio a piedi quando avverto un odorino familiare.. è appena percettibile, ma lo avverto distintamente, perché qualcosa non mi quadra: cannella!??

Non ho dubbi, posso confondere crocchette con supplì, ma per la cannella ho il fiuto di un cane da tartufo.
Siamo ad agosto, il sole batteva già alle 8 di mattina, eppure dietro una di quelle finestre spalancate del palazzo rosso, qualcuno aveva apena sfornato un dolce caldo per la colazione. Un dolce alla cannella, decisamente. Decisamente invernale.

La mia fantasia si è subito scatenata: una donna lituana o svedese, sulla quarantina, biondissima e dalla pelle lattiginosa (forse più della mia!), in Italia da pochi anni a caccia di fortuna o forse inseguendo un amore, si era alzata presto per il compleanno del suo bimbo più piccolo, gli aveva voluto preparare quello che il suo palato avrebbe sempre riconosciuto come il sapore di casa, qualunque cielo avesse avuto sopra la sua testa. Aveva sfornato una teglia di brioches alla cannella con le uvette, con tanta granella di zucchero, perché a lui piaceva così.

Rimango sempre affascinata da storie di migrazione, separazioni e ricongiungimenti. Ammiro profondamente il coraggio di persone come la nostra biondissima signora X, che riescono a inserirsi in una realtà così lontana dal loro passato, accettano di sentir parlare i loro figli una lingua che a loro non è mai stata famigliare, e forse traggono la forza di andare avanti da questi piccoli luoghi della mente, ricordi di immagini e sapori, che non si sono mai staccati da casa. Dalla loro vera casa.

Sono i miei eroi. Perciò mi tengo stretta quella favola, di cui solo il profumo alla cannella è reale. Ma mi piace pensare che tutti, o quasi, ce la fanno. Che le loro storie finiscano tutte con un sorriso, una stretta di mano, una zaffata di cannella.




Ovviamente, una volta rientrata a casa, non ho resistito all'impulso di cucinare un dolce... uno dei miei, di quelli strambi insomma. La stramberia consiste nella cottura a vapore, che ultimamente è la soluzione ideale per me, che devo evitare i prodotti da forno per un periodo (e non perché cuocere a vapore vuol dire cuocere con meno grassi -quando mai?!- come certe idee vanno spantegando dai nostri schermi televisivi...). La consistenza è parecchio strana se non siete esperti  in questo tipo di cottura, ultra compatta e umida. Eppure per me è stata un'occasione per diventare abbastanza pratica con cestello e pentolone, anche per il pane (prossimamente su questa rete). Che sia pane, frutta o verdura, ormai non perdo occasione per cuocere qualcosa nel cestello sopra a una pentola di riso o fagiolini!


In questi tortini gioca nel ruolo di capocannoniere la confettura di rosa canina: la prima in assoluto di cui ho memoria. Il ricordo che ho di questa delizia è legato alla mia infanzia spensierata, in vacanza con mamma e papà, fra sagre di montagna e sapori genuini. Questo è uno dei miei sapori di casa. Sono contenta di ritrovarlo ancora oggi, dopo tanto tempo, sugli scaffali del bio!




 
E per voi? Quali sono i vostri ricordi - ricordi che poi si trasformano in sapori?

Vi lascio con questo esamino di coscienza e con la ricetta di questi tortini cucinati a vapore:


Tortini cotti a vapore
con fiordifrutta alla rosa canina
(vegan)

Per 4 tortini

100 g di farina di tipo 2 macinata a pietra
60 g di farina di orzo integrale
1 C raso di cremor tartaro
1 C di aceto di mele
20 g di malto di riso
2 C di olio di mais
1 T e 1/2 di latte di avena al naturale
sale qb
Fiordifrutta alla rosa canina Rigoni di Asiago

Mettere sul fuoco la pentola con l'acqua e preparare il cestello dove posizionare i tortini.
Miscelare le polveri in una terrina capiente. A parte sbattere olio, malto e Fiordifrutta, po aggiungere il latte. Unire i due composti, versando i liquidi nelle polveri, sbattere per sciogliere i grumi e incorporare aria. Aggiungere l'aceto alla fine.

 


Versare negli stampini in acciaio o in silicone, riempiendoli fino a 2 cm dall'orlo. Aggiungere a ciascuno un cucchiaino di Fiordifrutta nel centro. Coprire lo stampino con carta di alluminio e mettere nel cestello sopra alla pentola con acqua bollente. Questo passaggio serve per non far penetrare l'acqua di condensa nei tortini. Cuocere per circa 25 minuti. Sono pronti quando si possono staccare dallo stampino. Lasciare freddare senza la carta stagnola. Non si gonfieranno come nella cottura in forno, tenderanno a rimanere compatti ma in superficie risulteranno bombati.
Sono deliziosi consumati la mattina, con un po' di granella di nocciola sulla superficie.













8 commenti:

  1. Wow!Non ho mai cucinato a vapore un dolce!idea Interessante… comunque anch'io quando attraverso le strade e sento dei profumi che fanno venire l'acquolina in bocca inizio a girarmi su me stessa in cerca della scia! : )

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    1. ovviamente, nulla vieta di aggiungerci della CANNELLA :))

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  2. Il mio apprezzamento, oggi, parte dalla tua prospettiva di visione di quello che, troppo spesso, è considerato il male del nostro paese: l'immigrazione. Grazie per aver guardato al cuore della gente. Grazie per esserti spinta oltre un pensiero di parte e superficiale. Grazie per essere diventata quella donna X e averci raccontato le sensazioni. E grazie per questo dolce che..... mi conquista. Ho tutto. La mia dispensa è perfettamente fornita dei tuoi ingredienti. Manca solo la confettura di rosa canina, ma.... ci provo ugualmente? ^_^
    Incantevole dolcetto, brava.
    Un bacione e buon weekend, mia cara.

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    1. eriiiii! ti abbraccio forte! ci hai provato? come sono venuti?

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  3. Deliziosi i tortini, favoloso il metodo di cottura che hai utilizzato!!!
    Complimenti davvero!!
    Un caro saluto e buon Ferragosto
    Carmen

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    1. grazie cara!! ti auguro un ferragosto pieno di sfizietti golosi ;)

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  4. Ma che delioia, perfetti cotti al vapore, da provare, grazie!!!!

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    1. sisi provaci! la consistenza come dicevo è piuttosto strana la prima volta che li assaggi, a me piace tantissimo quella sensazione umidina, come nei brownies più goduriosi, o nelle torte di latte!

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