mercoledì 28 agosto 2013

Schwarzer Wald, alias Foresta Nera vegan

Sto rimandando questo post da giorni, sperando che mi passi l'emicrania che abita la mia testa, e che aumenta esponenzialmente davanti al pc.. ma che diamine, non resisto proprio: ogni giorno devo farmi la mia dose generosa di ricette e creazioni, novità culinarie ed eventi enogastronomici... che razza di foodie esaltata sarei altrimenti?!?

Oggi l'ordine del giorno è Foresta nera vegan: goduria allo stato puro o patetico e vano tentativo di imitazione?

In genere non amo "veganizzare" ricette tradizionali, o almeno cerco di non provare nemmeno a sostituire ogni ingrediente animale con un corrispondente vegetale, impresa IMPOSSIBILE, visto che si tratta di prodotti diversi. Anzi, vi dirò di più: mi fanno imbestialire quelli che per pizze e sformati sostituiscono il formaggio col tofu: non solo il sapore non c'entra nulla, ma manco la consistenza!! Ci sono dozzine di altre soluzioni migliori di questa genialata, basta documentarsi un minimo e non fermarsi alla prima stazione del treno diretto a veganlandia, dove si sente dire che il tofu è il formaggio dei vegani....
Digressione a parte, non dico di non sostituire per niente gli ingredienti tradizionali con altri, se si vuole mangiare qualcosa di simile a una piatto di pizzoccheri o di spezzatino. Dico solo di usare un minimo di criterio e di dare una chance anche alle nostre papille gustative, che forse potrebbero indicarci la retta via meglio di tanti manuali con la verdissima V in copertina.






Cucinare questa torta è stata una sfida proprio in questo senso.
La adoro. Contiene due dei miei Elementi (se avessi una tabella degli elementi, sarebbero di certo in prima fila): cioccolato fondente e amarene. Ero scettica e dubbiosa per l'uso della panna vegetale. A parte che quella che ho usato (e che non si merita certo una mia pubblicità..) ho coperto contenere ahimè "proteine del latte", pensavo che il sapore non si sarebbe sposato troppo con il resto. Però, avendo ancora un bel barattolo di amarene sciroppate autoprodotte (trentine e pure biologiche, peccato mortale sprecarle!), che non sapevo quanto sarebbero durate ancora, mi sono decisa.

Il risultato?


caaaaalma: prima la ricetta veganizzata (ci tengo a puntualizzare che NON ho rispettato le dosi dell'originale, né di cacao né di cioccolato, perché questa è la MIA ricetta e ho deciso così!!! uh!):


Foresta nera vegan

per una tortina di 20 cm di diametro

100 g di farina 00
40 g di zucchero di canna
2 cucchiai di cacao amaro
1 cucchiaino di cremor tartaro
1 pizzico di bicarbonato
1 cucchiaio di aceto di mele
3 cucchiai di olio d'oliva
vaniglia bourbon in polvere
150 ml di acqua
un pizzico di sale


Per la farcia:

200 ml di panna vegetale da montare (ne basta molto meno)
2 cucchiai di zucchero a velo
250 g di amarene sciroppate autoprodotte
1/2 bicchiere di liquore al cioccolato
50 g di cioccolato fondente al 75%
cacao amaro qb

Preparare il pandispagna al cacao: setacciare tutte le polveri insieme in una terrina capiente. Fare una fontana e versare l'olio e l'acqua, mescolando con una frusta sempre più felocemente per incorporare aria. Deve risultare un composto che scriva. Aggiungere per ultimo l'aceto e versare in uno stampo oleato e infarinato. Cuocere a 160° per circa 25 minuti (prova stecchino).
Lasciar freddare e sformare.

Mentre preparate la bagna, tenere in frigorifero la ciotola per montare la panna (e ovviamente, la panna!).
Emulsionare il liquore al cioccolato con qualche cucchiaio di sciroppo di amarene, che lo renderà più fluido e adatto ad essere assorbito dal pandispagna.
Preparare il cioccolato formando delle gocce o delle scaglie, che andranno negli strati interni (e, se preferite, per la decorazione esterna).
Montare la panna con lo zucchero a velo setacciato e tenere al fresco.


Tagliare il pandispagna: io mi sono limitata a due strati, ma ne potete fare anche 3, bagnando ogni superficie, compresa l'ultima in alto, con l'emulsione liquorosa preparata precedentemente.







 
Disporre sul primo strato le amarene scolate dal loro sciroppo (non siate parchi!), il cioccolato fondente e poi la panna. Ripetere con lo strato successivo e finire con del cacao setacciato e, a piacere, panna e amarene.








Conservare in frigorifero ed estrarre almeno 5 minuti prima di servire.



Seconda puntualizzazione: certo che la decorazione della Schwarzer Wald non assomiglia lontanamente a questa, ma ho una repulsione innata per la sovrabbondanza e tutto ciò che è barocco, perciò sono sempre molto minimal nelle mie presentazioni, I know..




per il sig. Merlino invece (che, come ormai sapete, non mangia nulla di "cacaoso", come dicono lui e una cera signora Parodi mi pare...), ho improvvisarlo una Foresta bianca a freddo, con copertura al cocco fresco (non era voluta, per pura combinazione ce l'avevo in frigorifero!!) e base di biscotti, mandorle e amarene .. vi dirò: non era affatto male neppure così!







E ora, il verdetto:




è davvero BUONA.

La panna è assolutamente necessaria, anche se a me non piace molto mangiarla da sola, né animale né vegetale. Qui però il suo compito è quello di staccare dall'amaro persistente del cacao+cioccolato e dall'asprezza delle amarene. Insomma, quanno ce vo', ce vo'.

Diciamo che l'inventore della vera Schwarzer Wald, lui si che è un genio!  ...la mia foresta bianca forse non è geniale, ma sono felice di aver provveduto degnamente al dessert del mio maritino :)







Sarei felice di sentire qualche vostra versione, anche non vegan, o qualche appunto, dato che di pasticceria non mastico granché.. oppure se volete dirmi dove avete mangiato la fetta di foresta nera più sconvolgente della vostra vita, ne prenderò subito nota ;) Vi aspetto eh!

9 commenti:

  1. Una torta decisamente golosa!!! Mi piace davvero tanto! Promossa a pieni voti questa versione vegan :)
    http://ledeliziedelmulino.blogspot.it/

    RispondiElimina
  2. veganizza pure tutto ciò che vuoi cara, mi hai messo una voglia di assaggiarla!bravissima!

    RispondiElimina
  3. Ecco perchè dici ancora amarene?
    Mamma mia la foresta nera!!
    Un altro dolce che farò, visto che di amarene sciroppate ne ho ancora qualche vasetto.
    Buonissima la tua torta..
    Prendo un fetta!!
    Baci
    Inco

    RispondiElimina
  4. golosa reinterpretazione, complimenti cara!!!!!

    RispondiElimina
  5. Non ho appunti da fare.... sono una pasticcera negata che non si cimenta in preparazioni di questo tipo (benedette scelte salutiste ^_^). Ho soltanto letto d'un fiato le tue parole e posso solo dire che ciò che mi piace sempre di te è il tuo modo di uscire dagli schemi. Credo abbia creato un dolce pazzesco. Certo è che quelle amarene devono essere una vera cannonata!!
    Però quest'emicrania, maledizione!! Ti abbraccio ; )

    RispondiElimina
    Risposte
    1. ..forse il complimento più bello che mi abbiano mai fatto :)))) un abbraccio enorme (e don't worry per l'emicrania: la sto sconfiggendo ;)

      Elimina
  6. Hai ricreato una foresta magnifica! Brava Pata, esai che ti dico?... mi fa gola anche quella in versione white! Bravissima ;)

    RispondiElimina
  7. ...buonissima!! Io non sono vegana, ma sono intollerante al lattosio, per cui spesso ricorro a ricette vegan e posso dirti che questa torta mi sembra davvero deliziosa! Se può interessarti, una nota marca ha creato una panna da montare di soia...ed è stata una piacevole sorpresa! E' molto buona e monta anche bene :D

    RispondiElimina

Ogni commento è ben accetto: fatevi sotto!!