Non amo il cioccolato bianco. Non sono una fan dei muffin.
Perciò ho cucinato
con passione questi dolcetti, ieri pomeriggio: questi mini muffin sono il mio piatto "
choosy". Io non li mangerò, perché anch'io sono
choosy.
è emblematico il tempismo con cui
la nostra ministra ha sbaragliato la concorrenza di scosse di terremoto, omicidi e morti bianche, per affermarsi sulla scena italiana da star indiscussa del momento. Infatti, per quanto mi riguarda, nel giro di 24 ore, con il melodioso sottofondo della sua graziosa vocina -che parla pure in inglese, wow! - ho ricevuto ben 2 porte in faccia, lavorativamenteparlando..
segue momento di depressione post-legnata.
segue euforia involontaria alternata a sprazzi di pianto isterico.
segue serie di insulti vomitati in quantità industriali contro
la suddetta, anche su facebook (segue pentimento).
Ora che sono più o meno rientrata nei ranghi, posso giocarmi l'ultima arma, che non servirà a nulla nel concreto, certo; domani non avrò un lavoro, né l'italia si deciderà a dare fiducia ai suoi giovani, e probabilmente
lei nemmeno si rimangerà quello che ha detto..
Però è questo che posso fare, perché
IO LO SO FARE questo lavoro, anche se nessuno mi pagherà per aver scritto questo post, eppure mi sento appagata nel farlo!!
Ed ora, la ricetta:
Cara Elsa,
mi ci è voluto un po' per capire a chi ti riferissi, parlando di ragazzini choosy:
forse ai giovani laureati, magari anche magistrali, che rincorrono uno stage-non-retribuito dopo l'altro, che una volta finito li lascerà a casa (ah ma con che grande bagaglio culturale!), lavorando la sera al pub per pagarsi almeno il treno e l'autobus?

Oppure i più fortunati di noi, laureandi e laureati, sfruttati da chicchessia con contratti a chiamata, co.co.pro., voucher, di eterno apprendistato, rinnovati un po' sì e un po' no, che lavorano sotto minacce del tipo "se ti va bene è così; sennò io un altro come te lo trovo in 5 minuti"?
O forse dicevi ai lavoratori in nero, babysitter, ripetizioni, camerieri, lavapiatti, pagati a seconda dell'umore del capo, senza possibilità di replica?
... più probabilmente parlavi di quelli che una volta laureati, sono rimasti disoccupati. E mi ci metto in pieno anch'io. Ebbene sì:
io sono choosy.
Mi sono laureata due anni fa in storia dell'arte (sì, proprio quella "cosa", che solo a sentirla, alle HR rabbrividiscono). Da quando studio, ho lavorato in bianco, in nero e più spesso
al verde.
Ho fatto la cameriera la sera, la barista-commessa di giorno, ho dato ripetizioni praticamente
aggratis per anni, ho fatto (e faccio ancora) la babysitter, l'operaia, la lavapiatti-lavapavimenti-lavacessi, l'inventarista, ho lavorato e lavoro (usando il verbo impropriamente) a provvigione per pubblicizzare eventi artistico-culturali.
L'anno scorso io e il mio ragazzo (lui è dottore in informatica
graziealcielo!) ci siamo buttati in un'avventura estrema, assurda, probabilmente fatale: la convivenza, con un mutuo sulle spalle per 20 anni. Volevamo distinguerci dai bamboccioni, volevamo iniziare a creare una famiglia. Siamo due persone con la testa sulle spalle, sappiamo fare
sacrifici.. e lei?? Lei ha una figlia (e lasciamo perdere tutto......). Io ho 25 anni, e so che probabilmente non ne avrò
mai. E se ci capitasse questa
sfortuna, che vita avrebbe nostro figlio? Studierebbe anche lui fino a 30 anni, perché adesso chi non ha tre lauree è
out? e poi? se ne andrà all'estero, probabilmente in Cina, e ci invierà un assegno mensile, perché noi non avremo mai una pensione?
Per il momento l'unica attività a tempo indeterminato che posso vantare è la mia indignazione nei confronti di..
E qui casca l'asino. La cosa peggiore, è che non abbiamo un capro espiatorio su cui far cadere tutte le colpe di cui siete, siamo, sono stati,
colpevoli. Oggi sei
tu, domani.. chissà.
E adesso? Un colloquio dietro l'altro, con conseguenti
no uno dietro l'altro o, peggio, silenzi prolungati.
Dopo ogni NO, dietro cui si nascondono inevitabilmente tutte le tue speranze, cui ti sei aggrappato con le unghie e con i denti, perché non hai nient'altro in mano, se non quella speranza (che di solito è un tirocinio spesato, o al massimo una sostituzione maternità di 3 mesi)... si ricomincia daccapo. Ogni volta.
E di nuovo: camicia stirata, curriculum fresco di stampa, sorrisi e convenevoli ad un altro colloquio.
Noi sappiamo cosa sono i sacrifici.
Noi siamo grandi, siamo forti.. forse
solo di questo vi dobbiamo ringraziare: siamo diventati forti, tanto da combattervi con le nostre
parole, le nostre ricette, foto, idee, canzoni...
..è solo molto triste che lavoriate non per noi, ma contro di noi.
Silvia -very very choosy
MINI MUFFIN choosy
CON ZUCCHINE E CIOCCOLATO BIANCO
Ingredienti per circa 18 mini-muffin:
1 uovo choosy
4 cucchiai di olio di semi choosy
1 cucchiaio di zucchero di canna choosy
essenza di vaniglia choosy
zenzero grattugiato choosy
1 zucchina choosy
1 cucchiaio di yogurt magro choosy
40 g cucchiai di zucchero semolato choosy
50 g di cioccolato bianco choosy
100 g di farina 00 + 50 g di farina di farro (entrambe choosy)
1 cucchiaino di cremor tartaro choosy
sale choosy
grattugiare la zucchina e lo zenzero e tenere da parte. Unire i liquidi e lo zucchero di canna e sbattere. Aggiungere zucchine e zenzero.
In un'altra ciotola, setacciare le farine con il lievito, aggiungere le altre polveri. Versare anche i liquidi e infine il cioccolato bianco, freddo di freezer e fatto a pezzettini.
Riempire i pirottini quasi fino all'orlo e infornare a 180° per 15 minuti.
Diego dice che sono buonissimi.