Dato l'ottimo risultato, dato che l'ho inventata di sana pianta con quello che avevo e dato che ho pure gli ingredienti nelle giuste proporzioni nero su bianco, questa torta d'ora in poi sarà il mio MUST!
Chiamarla semplicemente crostata sarebbe riduttivo, sia nei confronti degli ingredienti di alta qualità impiegati, sia perché la frolla non è quella classica... e pure perché il sapore è da WOW! Perciò ritengo di doverla chiamare WOW-crostata: con questo nome ho salvato il file nella cartella "Dolci miei" e così è scritto con inchiostro nero sul foglio unticcio del mio quadernino di ricette.
Ma sveliamo l'antefatto: avevo acquistato delle ottime marmellate bio in Trentino, questa estate. Eravamo in Val Venosta, il paese dei balocchi per gli amanti della frutta, perché qui è dolce e polposa oltre ogni immaginazione, qui nel paesino di 300 abitanti alle 7 di mattina Frau KarlheinzSchumannRebeumundWiedunstrumpffler esce di casa con il suo bel banchetto, piazza l'ombrellone, inizia a collocare una accanto all'altra le sue vaschettine di frutta appena colta dalle sue piante: ribes di tutti i colori, albicocche, meline e melone, perine, pesche, duroni e ciliegie. E infine il barattolo dal tappo forato e il cartello, bilingue, che reca la scritta "1 euro a vaschetta". E funziona... eccome se funziona (in Trentino..)!
Fatto sta che mi sono fatta una settimana di colazioni a base di ribes freschissimi, miele e mentuccia, tutto a metri zero! Ovviamente, è uno dei miei frutti preferiti, da sempre, ma quando mai ne ho mangiati di così buoni?! mai, appunto!
Non potevo proprio evitare di portarmi in Brianza un pezzo di quel paradiso fruttoloso: una bella sleppa di marmellata bio di ribes rossi, fatta con poco zucchero e tanta più frutta (fra l'altro, il ribes rosso contiene addirittura più pectina della mela, quindi gelifica che è un piacere).
Manco a dirlo, una delle mie torte preferite è la Linzer, che vi avevo proposto già qui , già in versione light. Oggi posso dire con orgoglio di aver trovato la versione definitiva, la mia preferita in assoluto, in cui non si avverte per nulla la mancanza di "qualcosa" (burro??), anzi, non si può fare a meno di apprezzare l'armonia fra i vari sapori: grano saraceno, nocciole, ribes.
...e badate che non mi sono certo risparmiata negli assaggi in loco, mi sono immolata per la causa, mangiando fette di Linzer a ogni angolo! Conosco l'antagonosta altoatesino e credo che la mia piccina qui sotto non abbia nulla da invidiargli!
WOW-Crostata
Simil Linzer vegana

100 g farina di grano saraceno della Valtellina
50 g farina di grano duro integrale bio
70 g farina di tipo 2 bio
50 g nocciole bio tostate e tritate finemente
40 g sciroppo di mais bio
2 cucchiai di olio d'oliva leggero
1 cucchiaio di olio d'argan
1/2 cucchiaino di cannella
un pizzico di sale dolce di Cervia
1 cucchiaino di bicarbonato
250 g di marmellata di ribes rosso bio
nocciole intere per decorare
Miscelare tutte le polveri, bagnare con gli oli e lavorare con le mani per inumidirle uniformemente.
Aggiungere il malto sciolto in 100 ml di acqua tiepida o succo di mela e impastare energicamente per qualche minuto. Il composto sarà molto duro. Avvolgere in pellicola e lasciare in frigorifero per almeno mezzora.
Trascorso il tempo, accendere il forno a 180° e preparare la torta: oleare una tortiera tonda (22cm di diametro), stendere la pasta col mattarello aiutandosi con due fogli di carta forno, lo spessore dovrà essere di circa 7 mm. Rivestire lo stampo oleato e formare la crosta (a me piace molto spessa, è la parte che preferisco!). Cuocere per 45 minuti nel ripiano centrale.
Se dura, si conserva per giorni nel forno spento ed è più buona il giorno successivo.
Ecco, adesso vi faccio vedere un'altra crostata... non una wow-crostata di Patapata, bensì una Signora Crostata della Valentina, di Cucina&Cantina, che sicuramente riproporrò in versione vegan, perché è in assoluto la mia ricetta preferita di tutto il suo splendido blog! ..oddio, me ne sono salvata almeno una decina di ricette sue che in altri momenti erano le mie preferite, ma credo che dipenda un po' da come mi alzo la mattina... La crostata di fichi e rum è infatti seguita a ruota da Pizza con farina di riso venere a lenta lievitazione e, ovviamente, Non il solito budino.
Maoggi che sono in vena di crostate, non ho dubbi: Crostata ai fichi e rum al 1000% !
E così partecipo al suo contest per augurarle un buon Blogcompleanno ;)