Ovviamente gli ho detto che saremmo andati a cena fuori e gli ho anche detto dove, ma non che il ristorante sarebbe stato una terrazza all'aperto in cima alla collina, né che lo chef portava il mio nome :)
A noi piaceva tantissimo venire qui.. non siamo né in Toscana né in Umbria, ma nel cuore della verde Brianza. Precisamente a Montevecchia, proprio dove mesi fa avrebbero dovuto iniziare a trivellare alla ricerca del petrolio.. pensate un po': raffinerie e industrie petrolchimiche al posto dei campi coltivati e dei boschi, e oleodotti invece dei ruscelli.. Fortunatamente, dopo mesi di proteste da parte degli agguerritissimi brianzoli, il progetto è stato bloccato... per ora. "Toccateci tutto, ma non il verde!!!!" (ovviamente NON è da leggere in un'accezione politica, per carità!).
Ma torniamo all'idillio!
Dovete sapere che Montevecchia è la "vetta" più alta della pianura brianzola (poco meno di 500 m) e quando il cielo è particolarmente terso e l'aria pulita e frizzantina, si scorge da lontano la famigerata "madunina"! ...ecco, grazie, ci avete pensato voi ad intonare quella orribile canzone popolare!
In realtà gli abitanti di questo borghetto rustico sono pochissimi. Perloppiù in Alta troverete case chiuse quasi tutto l'anno, appartenenti ai milaness (perché a noi provinciali piace da morire sfotterli un po'!), che da un paio di secoli hanno scoperto che a due passi dalla madunina gh'è propri un bel verd!.. Per fortuna a Montevecchia prosperano ancora le attività legate al terreno: vini, formaggi, salumi (eh beh, anche quelli..), miele, frutti etc etc. vi si producono tutto l'anno. Però, come ogni perla del territorio, se volete andarci a cenare, preparatevi al salasso dell'anno....!
Per questo credo che Diego fosse un pochino preoccupato, quando gli ho detto che avevo prenotato a Montevecchia... per poi rilassarsi in un gran sorriso complice, quando aprendo il bagagliaio dell'auto gli ho mosrato il cestino!
Ma eccoci alla parte gastronomica, ovvero il contenuto del cestino.. Mi sono proprio sbizzarrita! Dato che quest'anno non abbiamo modo di festeggiare alla grande, in chissà che ristorante e con chissà che bottiglia di vino ad innaffiare degnamente del buon cibo, devo ripiegare sulla fantasia per stupire il mio cicci.. E purtroppo non è più così facile: si è quasi abituato a ingurgitare pappette dagli strani odori e roba vegetale tutti i giorni! Povero lui!
...dovevate vedere le facce straniate e incuriosite degli altri pasteggiatori accanto a noi, con in mano la loro michetta al prosciutto!!!! Avrei dovuto documentarle :)

- aperitivo con pastis (ricordo della Camargue..) e crakers di okara alle erbe
- due tipi di quiche: base per entrambe è una brisée vegan (farina bio integrale, olio, vino bianco, sale); una farcita con crema di fagiolini, avena e pesto, l'altra con riso giallo, formaggio di montagna e carote
- scaglie di parmigiano reggiano
- birra doppio malto, acqua
- ananas al naturale
- budini, per lui menta e liquirizia, per me cacao e pepe di cayenna, di cui vi do la ricetta:
BUDINO AL CACAO E PEPE DI CAYENNA
per due porzioni
300 g di latte intero (di solito uso aprol soya, ma non ne avevo più!)
1 cucchiaino di agar agar
1 cucchiaio di miele neutro
1 cucchiaio raso di amido di mais
1 cucchiaio di cacao amaro
30 g di cioccolato extrafondente
1/2 cucchiaino di pepe di cayenna e 1/2 di cannella
Mettere a scaldare in un pentolino alto il latte che avrete già miscelato col cacao e le spezie, sbattendo con una frusta. Prelevarne un po' in una tazzina, sciogliervi l'amido di mais e ributtarlo dentro, per evitare che faccia poi grumi. Prima che bollasciogliervi il cioccolato, dolcificare con miele o malto, poi inserire l'agar agar e abbassare il fuoco, facendolo sobbollire per 5 minuti. Spegnere il fuoco e versarlo immediatamente negli stampini (nel mio caso si trattava dei vasetti di vetro con coperchio, per motivi di praticità!). Lasciar intiepidire a temperatura ambiente e poi trasferire in frigorifero per almeno due ore.
Per il budino di Diego (che, ricordo, fa finta di essere allergico al cacao per non dover ammettere che non gli piace ed evitare recriminazioni da tutto il mondo sano di mente!) basta sostituire le spezie e il cacao con la liquirizia in polvere. Come parte liquida al posto del caramello o altro topping (quella robina dolcerrima che io detesto sol budino!) ho usato del semplice sciroppo di menta.
anche il pepe di cayenna è un ricordino della Camargue.. non potevo mica esimermi dall'acquisto delle spezie!!