domenica 22 luglio 2012

Simil-crepes all'arancia con composta di ribes rosso



Le piccole gioie della disoccupazione: una colazione preparata con ispirazione e amore, con calma e serenità... credo che, almeno oggi, sarà una buona giornata...

...e solo noi sappiamo quanto ne abbiamo bisogno!!

Oltre al problema del lavoro (che provoca al mio umore picchi di alti e bassi abbastanza inquietanti..), in qeusto periodo siamo sommersi di spese.. so che siamo tutti nella stessa barca, in questo paese, in questo momento. Ma in certi periodi la sfiga si accanisce (badate che non sono mai stata superstiziosa!)!

Per esempio, parliamo dei miei mici (così faccio contenta anche la Dani!):

da quando li abbiamo adottati, Tofu entra ed esce dal veterinario, per svariate ragioni: una volta si è bevuto il detersivo della lavatrice (con conseguente quasi-infarto da parte nostra), poi i vaccini, la castrazione e soprattutto i continui gli sfoghi cutanei.. A causa di questi sfoghi che costantemente si presentano sulle zampine, più volte l'abbiamo sottoposto a antibiotici e cortisione (eh già, così piccolo!), analisi e citologia e alla fine la diagnosi: GRANULOMA EOSINOFILICO.

sdeng!

mazzata... Si tratta di una malattia multifattoriale di cui ancora non si conoscono le cause, nè il metodo di trasmissione (forse genetico, forse no.. fatto sta che anche il padre ne era affetto). In genere queste escoriazioni compaiono in periodi particolari di stress, cambiamenti climatici, oppure per l'alimentazione e per millemila altre probabili cause.

La cura?

Non si guarisce mai. Bisogna rassegnarsi a continue trasferte dal vet per cortisone e antibiotici (mi sto informando sull'omeopatia animale.. non sopporto l'idea del cortisone!), disinfettare costantemente le escoriazioni, occorre cambiare radicalemnte alimentazione in favore di cibo assolutamente ipoallergenico (vi lascio immaginare il costo indecente.....)..
il fatto è che io ho 2 gatti. Anche se Penny-Lane non ne è effetta e anche se (per fortuna!!) il granuloma non è contagioso, l'alimentazione dovrà essere la stessa, perché è difficile controllarli quando si strafogano di cibo.
Ora ci stiamo ingegnando, vogliamo provare ad abituarli a mangiare separatamente. Inoltre mi sto documentando sulle pappe fai-da-te, anche se ho letto che nella maggior parte dei casi è pericolosissimo fare le pappe in casa: il rischio è quello di danneggiare i reni in modo permanente.

bah, questa è un po' la nostra sventura del mese :)  Ma d'altra parte, come si può non voler bene a questo mostriciattoli?!? Sono come dei bambini sempre piccoli, delle pesti a tratti dolcissime, ci riempiono la vita di coccole e versetti un po' scemi :)













Così, un po' rassegnati, questa domenica mattina ci consoliamo e ci coccoliamo anche noi:






SIMIL-CREPES ALL'ARANCIA CON COMPOSTA DI RIBES ROSSO

x 4 crepes: 

2 bicchieri di farina 00
2 cucchiai di farina di ceci
1 bicchiere di zucchero di canna
succo d'arancia q.b. (meglio della spremuta fresca, stagione permettendo)
2 cucchiai di olio di semi di mais
essenza di vaniglia
4-5 rametti di ribes rosso biologico
1 cucchiaino di cremor tartaro
1 cucchiaio di marmellata di prugne (o altra acida)
25 g di burro


Si tratta della mia versione alleggerita di crepes, senza uova né latte. Sono vegan, ma poi per fare il sughetto ho usato del burro, non avendo in casa della margarina. Quindi sono vegan a metà :)
Setacciare le farine con il cremor tartaro e 2 cucchiai di zucchero, aggiungere un po' di succo e sbattere con la frusta. Aggiungere l'olio e continuare con il succo e qualche goccia di essenza di vaniglia. L'impasto non sarà liscio e omogeneo. Scaldare la piastra con sotto il frangifiamma e preparare le "crepes".
Nel frattempo mettere a scaldare un pentolino con il ribes pulito e asciugato, un cucchiaio di marmellata, uno di zucchero e due di acqua. Cuocere per qualche minuto, spegnendo prima che i ribes si spappolino. Schiacciarne una parte con una forchetta e lasciarne interi la metà.

In una padella antiaderente mettere a sciogliere il burro, aggiungere lo zucchero rimasto e, quando è tutto sciolto, versare mezzo bicchiere di succo d'arancia e lasciare rapprendere un poco. Adagiare le crepes farcite con la composta e piegate (se le fate sottili è meglio farle a triangolo, così sono più facili da spostare), fatele impregnare di sughetto. Servire calde (la variante con lo zucchero a velo non mi piace, sono già dolci così, anche se il ribes dà la nota acida).

Per una merenda sono ottime anche sfumate con del maraschino o gran marnier, tipo crepes Suzette, ma per la colazione preferisco senza alcol.




Buona giornata a tutti!







mercoledì 18 luglio 2012

Crema di lenticchie rosse speziata e nastri di zucchine

Un'ottima fonte di proteine: le LENTICCHIE! Un legume fantastico, più digeribile del fratellone fagiolo, saporitissima, si sposa bene praticamente con tutto, dalla polenta ai pomodori in insalata, e dà il meglio di sè in zuppe e vellutate..
ma questa lenticchietta è pure ROSSA! ...affinità elettive :)

Se non l'avete mai assaggiato, vi consiglio di provare il DAHL indiano, è un sapore indescrivibile... uno dei pochi che ho sempre in mente, senza sforzarmi di pensarci!

Questa crema tiepida me lo ricorda un po', soprattutto perché ho usato un gram masala (che però non è indiano ma marocchino) per insaporire.. però siamo ancora lontani anni luce! Anche se avete la ricetta del dahl, il consiglio è quello di mangiarlo in un ristorante indiano affidabile.. che di solito non sono quelli con luci soffuse, camerieri strafighi, danzatrici del ventre e dove si mangia per terra su cuscini damascati avviluppati in veli trasparenti.. La mia filosofia è questa: se è necessario tutto un impianto scenico al completo di "animatori" per accompagnare un ottimo pasto indiano, gatta ci cova.... a che serve? a distrarre dal cibo? ..o forse sono io che faccio la difficile, però a me piace mangiare sopra ogni altra cosa, ogni distrazione dal piatto che ho sotto al naso mi irrita da morire!!

Gustiamoci questa cremina deliziosa, in silenzio :)


CREMA DI LENTICCHIE ROSSE SPEZIATA E NASTRI DI ZUCCHINE


Per due persone:

circa 100 g di lenticchie rosse bio
1 carota
1/2 cipolla
2 spicchietti d'aglio
semi di cumino
peperoncino
1/2 cucchiaino di gram masala
1 cucchiaino di curcuma
brodo vegetale
olio di sesamo
2 zucchine
1 dito di vino bianco
1 cucchiaino di tahin
semi di sesamo tostati


Tostare i semi di cumino nella casseruola, poi aggiungere dell'olio di sesamo, il gram masala e il peperoncino, la cipolla e l'aglio. Inserire anche le lenticchie e far tostare 1 minuto, poi le carote a tocchetti e allungare con un mestolo di brodo vegetale alla volta, portando a cottura. A metà cottura sciogliere la curcuma e continuare a cuocere aggiungendo del brodo man mano che asciuga.
Nel frattempo, preparare le zucchine: lavarle e asciugarle, usare una mandolina o un pelapatate per ricavarne dei nastri. Scaldare una padella, versare un goccio d'olio e far insaporire le zucchine, sfumare con un goccio di vino bianco, abbassare la fiamma e cuocere giusto 2 minuti.
Quando le lenticchie sono pronte, passare al minipimmer per ottenere una crema, poi sciogliervi la tahina.



Consigli per impiattare: Bruschettare una grande fetta del pane che preferite (io integrale con farina bio), spalmare la crema, decorare con semi di sesamo tostati e disporre i nastri di zucchine sopra! Da mangiare sul balcone al fresco (relativo..)!
In alternativa, si può fareanche un bel piattino.
Tiepida è ancora più buona!





Partecipo al contest de My taste for food:
 Colors & Food per il mese di luglio :





giovedì 12 luglio 2012

Coppa caprese con lingue salate


Credo fermamente che le cose più semplici siano sovente anche le più difficili da realizzare al meglio. In questa ricetta non c'è nulla di patriottico (caso fortuito quello dei colori della bandiera!), è semplicemente un esperimento di... come la chiamano? "de-strutturazione" ? ..insomma, una forma nuova per un evergreen della nostra cucina. Perché nella mitica caprese quello che può cambiare è giusto la presentazione, essendo un piatto eccelso così com'è.



COPPA CAPRESE CON LINGUE SALATE
alias: MACEDONIA DI DATTERINI CON MOUSSE DI BUFALA, CLOROFILLA DI BASILICO E LINGUE AL PARMIGIANO




 INGREDIENTI


Per la clorofilla al basilico:

100 g di foglie di basilico
280 g di acqua freddissima
ghiaccio, canovaccio pulito, olio

Per le lingue de Sorelle in pentola:

180 g farina
1 tuorlo
4-5 cucchiai di parmigiano reggiano
semi di papavero
80 gr burro
sale
miele

Per la mousse di mozzarella di bufala:

1 mozzarella di bufala campana d.o.p.
80 g di ricotta vaccina

 Per la macedonia:

20 pomodori datterini
qualche goccia di succo di limone
olio extravergine d’oliva fruttato
sale, pepe




PREPARAZIONE




Iniziamo dalle lingue salate, che possono essere fatte anche qualche giorno prima e conservate in una scatola di latta. Versare la farina col parmigiano e il sale su una spianatoia, mettere al centro il burro a tocchetti (a temperatura ambiente) e versare il tuorlo al centro. Iniziare a impastare con una forchetta, poi con le mani, il tempo necessario per formare un impasto sodo. Aggiungere dell’acqua fredda se necessario. Lasciar riposare in frigo per mezzora, poi stendere col mattarello una frolla sottile circa 2 mm, ricavare le forme preferite. Io ho fatto anche dei fiorellini con dentro i semi di papavero. Per le lingue (che poi assomigliano più a delle dita!!) invece spennellare con del miele fluido la parte superiore e passarla nei semi di papavero. Infornare e cuocere per 10 minuti a 180°, prima che si dorino.






Per la clorofilla di basilico: frullare il basilico ben pulito e asciutto con l’acqua fredda. Travasare il tutto in un pentolino e accendere il fornello al minimo. In pochi minuti la clorofilla emergerà, sottoforma di “schiuma” verde chiaro, che si può prelevare tranquillamente con un cucchiaio. Attenzione: è necessario porla immediatamente sopra a del ghiaccio, su cui avrete steso il canovaccio, per raffreddarla immediatamente. Si conserva in un barattolo con dell’olio sulla superficie (per questo si è scurita).
















Per la mousse di bufala: Tagliare a cubetti un’ottima mozzarella di bufala, lasciarla sgocciolare su uno scolapasta. Nel frattempo setacciare la ricotta con un colino. Frullare al mixer la mozzarella, poi unire la ricotta setacciata e sbattere bene.








 

Composizione della coppa:

condire i pomodorini con limone, olio, sale e pepe e metterli come base. Con un porzionatore (o anche con 2 cucchiai, come per fare delle quenelles) prelevare 2-3 palline di mousse di bufala e adagiarle sopra i pomodori. Condire la mousse con 2 puntine di clorofilla (è davvero molto saporita e profumata, non deve essere invasiva). Infine, infilare nella mousse 2 lingue al parmigiano e.. non può mancare del profumatissimo basilico!













colgo l'occasione per partecipare al concorso di Pecorella di Marzapane, in collaborazione con la rivista Scelte di gusto: Chef per un mese (Luglio)


sabato 7 luglio 2012

Tagliolini di grano saraceno con besciamella agli asparagi

Eccomi con un altro pezzo del pranzo con i miei genitori! ..in effetti potevo iniziare dal primo e non dal dolce :)  Mi ero dimenticata di avere la foto anche del primo! Una sola eh, e nemmeno troppo bella.. però ho proprio azzeccato l'abbinamento saraceno + asparagi, quindi meritava di essere presentata anche lei questa ricettina, pora steeeela!

TAGLIOLINI DI GRANO SARACENO CON BESCIAMELLA LEGGERA 
AGLI ASPARAGI

Per 4 persone

Tagliolini:
150 g di farina di grano saraceno bio
150 g di farina 00 bio
2 uova
acqua qb

Besciamella leggera:
1 mazzetto di asparagina
1 tazza scarsa di latte di soia
1 cucchiaio di farina 00
2 cucchiai di olio di semi
noce moscata, sale, pepe bianco
brodo vegetale


Preparare la pasta, perché dovrà riposare almeno mezzora: setacciare le farine, fare la fontana su una spianatoia e inserire le uova. Ne ho messe solo due perché non amo troppo la pasta all'uovo, di solito non ne metto, ma per questo formato di pasta è necessario.. Perciò ho impastato aiutandomi con dell'acqua e giusto un cucchiaio d'olio. Impastare per 10 minuti, poi lasciar riposare in un luogo fresco e asciutto.

Nel frattempo, pulire l'asparagina, tagliare le cime e tenere da parte, mentre si sbollentano velocemente i gambi nel brodo vegetale, già salato. Scolare i gambi quando saranno abbastanza morbidi, conservando il brodo. Frullare bene i gambi aiutandosi con qualche cucchiaio di brodo. Tenere da parte.

Prendere la pasta e passarla alla nonna papera, come da istruzioni, per diverse volte, un pezzo alla volta. Inserire la modalità "tagliolini" (o tagliatella se vi piace più spessa, ma credo che con la besciamella il formato più piccolo sia l'ideale) e fare la pasta. Conservare sulla spianatoia con della farina e lasciare seccare.

In un pentolino dal bordo alto, preparare un roux con la farina e l'olio. Nel frattempo scaldare leggermente (anche al microonde) il latte di soia e aggiungerlo al roux, con pepe e noce moscata. Continuare a sbattere con la frusta e allungare, se necessario, con del brodo. Quando si sarà ottenuta una giusta densità, aggiungere gli asparagi frullati e regolare ancora di densità aggiungendo eventualmente dell'altro brodo vegetale. Spegnere il fuoco.

Quando siete pronti a sedervi a tavola, portare a bollore dell'acqua in una pentola capiente, salare e buttare prima le cime degli asparagi tenute da parte, dopo due-tre minuti buttare i tagliolini, che cuoceranno quasi subito. Scolare bene, condire in una marmitta con dell'olio extravergine d'oliva e impiattare con le cime e la besciamella.






lunedì 2 luglio 2012

Cheesecake alle prugne rosse e limone


Solo ora sto iniziando a "godermi" il riposo. Non è come stare in vacanza, però ho tutto il tempo che voglio per me (colloqui e appuntamenti a parte..). Questo significa anche capire cosa è importante, cosa mi piace davvero fare, a cosa posso anche rinunciare, cosa nutre la mia mente.. 
Non ho ancora elaborato un compendio di tutte queste riflessioni, è ancora troppo presto e solo ora mi sta passando un po' l'ansia di trovarmi un'occupazione. Quello che ho constatato, però, è che il motore di questa vecchia 500, un po' ammaccata ma che cammina ancora, sono i rapporti con le persone della mia vita. Senza Diego non avrei fatto proprio un tubo!! Ma non solo: mi sto accorgendo che sono più serena nel rapporto con i miei genitori adesso che non viviamo più sotto lo stesso tetto, mentre prima il loro mondo mi sembrava distante anni luce.. 

E qui mi collego (finalmente) alla ricetta di questa cheesecake, per la quale non mi sono risparmiata né in grassi animali né in zuccheri, perché qualche volta mi piace anche misurarmi con la cucina tradizionale (purché non si parli di animali morti!). Dicevo, questa cheesecake l'ho preparata a casa mia per i miei genitori, che venivano a pranzo a trovarci. Se vi piace e avete voglia di cucinarla però mi raccomando: voi aspettate che si raffreddi completamente prima di divorarla!!!




CHEESECAKE ALLE PRUGNE ROSSE E LIMONE



Per la base:
una quindicina di frollini al mais (ammetto di non averli contati!)
una tazza di semola di grano duro
1 tazzina da caffé di olio di semi
1 tazzina da caffé di latte
2 cucchiai di zucchero di canna
la buccia grattugiata di mezzo limone
mezzo uovo sbattuto leggermente

Per il ripieno:
250 g di ricotta vaccina
160 g di stracchino (o altro formaggio spalmabile)
150 g di yogurt greco denso
poche gocce di essenza di vaniglia naturale
1 uovo (più la metà di quello usato per la base)
80 g di zucchero semolato
qualche cucchiaio di marmellata di limoni autoprodotta
5-6 prugne rosse non troppo mature
zucchero di canna per la copertura


Iniziamo dalla base: inserire in un mixer tutti gli ingredienti eccetto l'olio, comrpesi i biscotti sbriciolati grossolanamente. Avviare il mixer a una velocita intermedia e versare l'olio a filo, facendo attenzione che non diventi troppo bagnato. Il risultato deve essere una sabbia umida, potete provare anche a formare una pallina: se sta bene insieme senza sgretolarsi, ci siamo.
foderare uno stampo tondo a cerniera con della carta da forno bagnata e strizzata, chiudere la cerniera e olearne i bordi. A questo punto, versare il composto e schiacciare bene con le dita, formando anche un piccolo bordo per contenere il composto cremoso della farcia.
Lasciare riposare in frigorifero.

Nel frattempo, scaldare il forno a 160°.
Preparare il ripieno sbattendo con una frusta tutti i formaggi con lo zucchero, l'essenza di vaniglia e le uova. Tenere in frigorifero mentre si tagliano le prugne a fettine. Comporre il dolce: fersare la crema di formaggi sopra la base, disporre le fettine di prugne a raggiera e versare a cucchiaini la marmellata di limoni (o quella che preferite, che non sia troppo invadente da coprire gli altri sapori), che io ho reso più liquida ri scaldandola con qualche cucchiaio d'acqua.

Prima di infornare, spolverizzare leggermente con dello zucchero di canna.
Cuocere per circa 40 minuti, controllando la cottura della base con uno stecco.
Lasciar freddare fuori dal forno e poi conservare in frigorifero.