venerdì 30 luglio 2010

Cake salato curcuma, mais e carote



Rapido post per pubblicare un cake di cui vado fiera! è stato apprezzato anche dai "tradizionalisti" di casa, nonostante sia VEGAN, cioè realizzato senza uova né latte né altri prodotti di origine animale. Ebbene sì: la farina di ceci, oltre ad essere molto nutriente e ottima al palato, fa magie!
Basta, è l'ultima ricetta fredda, prometto che la prossima sarà da spadellare o infornare!!




CAKE SALATO
CURCUMA, MAIS E CAROTE


(1 misurino = vasetto di yogurt)

2 misurini di farina di ceci
1 misurino di farina 00
1 misurino di fiocchi di avena
2 cucchiaini di bicarbonato
2 cucchiaini di curcuma
acqua q.b.
sale, pepe, olio
150 g di mais scolato
1 carota grossa grattugiata
tzatar o gomasio

Miscelare le farine, il bicarbonato, la curcuma, il sale, il pepe e i fiocchi d’avena. Versare tanta acqua quanto basta per fare una pastella liscia e omogenea, tipo l’impasto da crepes. Aggiungere 2 cucchiai di olio. Scolare bene il mais e inserirlo con le carote. Se dovesse asciugare, aggiungere altra acqua. Preriscardare il forno a 180°, oleare uno stampo da plum cake e infarinarlo. Versare il composto fluido, cospargere con tzatar o gomasio (o anche solo semi di sesamo) e poi infornare. Cuocere per almeno 40-45 minuti a forno ventilato.

La farina di ceci non asciugherà mai completamente, quindi fate la prova stecchino, ma ricordate che uscirà sempre un po’ umido.
Se vi piace un gusto più deciso o volete arricchire il cake di nutrienti, usate il latte al posto dell’acqua. Nel mio caso è stato consumato come antipasto, non come secondo, altrimenti avrei usato il latte di soia.
Consumare freddo.



lunedì 26 luglio 2010

Mattonella di frutta estiva

E chi mai ha avuto il coraggio di usare forno o fornelli in queste settimane torride?!? Tuttavia la voglia di dolce rimane costante, anche se verte su gelati, semifreddi, frutta etc., perciò occorre ingegnarsi!


Invece della trita e ritrita pseudo-cheese cake in stile "Cameo" (una volta ho osato leggere gli ingredienti della "polverina magica" che fa diventare la crema tutta bella spumosa ed eterea... non l'avessi mai fatto!), con tutte le varianti possibili e immaginabili, questa volta ho provato a cappottare il dolce: la base è diventata la copertura e all'interno ho realizzato diversi strati.


Le dosi sono molto imprecise perché, come sempre, vado ad occhio.. e soprattutto a fortuna! Quello che vi posso dire è di abbondare con la frutta! In effetti avrei dovuto usarne di più, non lasciatevi intimorire dalle quantità di frutta da usare, perché una volta cotta si riduce moltissimo.

Essendo un esperimento non è riuscito perfetto, ma provo a darvi alcuni consigli per migliorarlo se avete voglia di provarlo, così vi verrà perfetto ;)









MATTONELLA DI FRUTTA ESTIVA





per la copertura:

cereali weetabix (ho usato circa 10-12 "formelle")

2 cucchiai di miele chiaro

3 cucchiai di olio di semi

marmellata di more

succo di frutti rossi q.b.




Per gli strati:

3 mele golden

3 albicocche

4 pesche gialle piccole (oppure 3 grandi)

2 cucchiai di miele



una decina di biscotti secchi a piacere

latte di soia o succo di frutta per bagnarli


1 vasetti di yogurt bianco di soia

1 vasetto pieno di latte di soia

2 cucchiai di agar agar

1 cucchiaio di miele





Iniziare con la copertura del dolce: sgretolare con le mani i cereali (vanno bene anche altre marche, i weetabix però si prestano perchè praticamente insapore) e mescolarli all'olio, al succo e al miele sempre con le mani. Rivestire con stagnola o pellicola bagnata uno stampo rettangolare, poi iniziare a schiacciare bene contro i bordi l'impasto, rivestendolo completamente. Spennellare di marmellata di more tutto l'interno. Mettere in freezer a compattare mentre si prepara la frutta.


Tagliare la frutta a fettine sottili e metterla in casseruola alternando gli strati a del miele. Cuocere a fuoco medio con coperchio per almeno 15-20 minuti, senza mescolare, finché la frutta non sia morbidissima. Alzare il coperchio gli ultimi minuti per far evaporare l'acqua in eccesso. Poi lasciare raffreddare.


Preparare il budino di yogurt scaldando il latte e sciogliendovi l'agar agar, bollendo per 10 minuti. Togliere dal fuoco e aggiungere il miele e lo yogurt intero. Lasciare freddare e solidificare.


Quando il budino è molto denso, togliere dal freezer la copertura e versare il composto *. Mettere in frigorifero e attendere che si solidifichi bene prima di procedere con gli altri strati.


Intingere i biscotti secchi nel latte o nel succo (eventualmente in rum e acqua, oppure nel porto se vi piace alcolico) e disporli ordinatamente sul budino già rappreso. Poi prendere la frutta fredda, scolarla dall'acqua in eccesso se necessario e iniziare a disporla, schiacciando molto bene con il cucchiaio per non lasciare spazi vuoti. se ci sta, farne due strati, intervallati da un altro strat di biscotti inzuppati. Terminare con i biscotti oppure, se non ci stanno, spolverare con i weetabix, come ho fatto io. Mettere in frigorifero a compattare per un paio d'ore.



Prima di servire, mettere un piatto sul bordo e capovolgere il dolce, staccare la stagnola/pellicola et voilà!

Ottimo a colazione per la presenza di frutta, yogurt e cereali.






* io ho lasciato lo strato di budino per ultimo ma vi consiglio di metterlo subito, perché aderisce molto di più della frutta alla "calotta" cerealosa.








Partecipo alla raccolta di Menta e Cioccolato "SUMMER CAKES"!


martedì 20 luglio 2010

Vellutata di zucchine e salvia con ceci


Rieccomi, tornata dalla breve vacanza, all'insegna delle freschissime escursioni a oltre 2000 m, ma che purtroppo non è servita molto a rinfrescarmi le idee... Il Trentino è un posto stupendo, incantato, quasi fiabesco secondo me! Tuttavia, scendere dalla montagna e fare ritorno nella perennemente-umida pianura padana, è stato come tuffarsi in un geyser!!


Bando alle disquisizioni metereologiche (dico sempre che queste discussioni inutili servono solo ad evitare imbarazzanti silenzi durante conversazioni di circostanza, ma alla fine ci casco sempre anch'io!!).


Ora che non ho più vacanze da organizzare né bambini da istruire, mi resta solo il lavoro in pasticceria, fra gelati e colazioni, granite e crema pasticcera (con questo caldo poi, bah!) e, ovviamente, la cucina di casa mia!






VELLUTATA DI ZUCCHINE E SALVIA


CON CECI



per 2 porzioni:

2 zucchine medie (io ne ho usata una grande e una piccola)
acqua leggermente salata
2 grosse foglie di salvia
ceci lessati nel brodo di kombu, zenzero e shoyu (avanzo)
olio e pepe

Lessare le zucchine nell'acqua salata insieme alle foglie di salvia. Una volta cotte, scolarle e frullarle insieme alla salvia, con l'aggiunta di poca acqua di cottura (iniziare aggiungendo solo un paio di cucchiai e poi regolarsi). Aggiustare di sale. Servire tiepida o a temperatura ambiente in piccole scodelle, versare al centro un cucchiaio di ceci in ogni piatto, un giro di olio a crudo, pepe e folgiolina di salvia per guarnire.


è un ottimo antipasto, leggero e fresco.



Non avrei mai immaginato che le zucchine fossero così buone con la salvia (le ho sempre associate al basilico) e nemmeno che si sposassero divinamente con i ceci! Come sempre: provare per credere ;)






Suggerisco anche una variante che noi mangiamo spesso: basilico al posto della salvia e quenelle di formaggio fresco tipo ricotta invece dei ceci

giovedì 8 luglio 2010

Due modi di impiegare l'okara



Tempo fa - come ho precedentemente sbandierato ai 4 venti per vantarmi un pochino :) - ho fatto il tofu a partire da mezzo kg di fagioli di soia. A parte l'ottimo risultato, rimane un sacco di "scarto", che poi proprio scarto non è, anzi: l'OKARA! Per chi non conoscesse questa pappina magica, vi invito a leggere qui, dove si possono trovare molte ricette, che io ho cambiato per necessità e mancanza di ingredienti.

Fortunatamente mi ero informata precedentemente ed ero preparata a questa gran mole di sostanza giallina, tanto che avevo già preparato i contenitori per congelarla. Devo dire che mi sta danto grandi soddisfazioni, è proprio squisita sia nei dolci che nei salati!!

Per ora ho provato solo due preparazioni (ciascuna due volte!): polpette di okara e crostata di okara. La consistenza di questa pappetta di fagioli di soia frullati è davvero meravigliosa: nella crostata in particolare consiglio di lavorare a mano prima okara e farina e aggiungere dopo gli altri ingredienti. Vedrete che immediatamente prenderà la consistenza di una frolla, senza che si usino burro né uova! Poi per dare struttura, sapore e omogeneità è necessario aggiungervi olio, zucchero etc.



POLPETTINE DI OKARA, CIPOLLE ROSSE E ROSMARINO*




1 tazza di okara

1 tazza di pangrattato
2-3 cucchiai di latte di soia

1/2 cipolla rossa di topea

2 rametti di rosmarino

2 cucchiai salsa di soia

pepe

olio per rosolare in padella


* Non ho pesato gli ingredienti, anche perché era l'okara rimasta dopo aver fatto la crostata (vedi di seguito).



Mescolare l'okara col pangrattato e il latte di soia. Aggiungere cipolle e rosmarino tritati molto finemente con la mezzaluna. Aggiungere la salsa di soia, abbondare con il pepe ed eventualmente un po' di sale. Formare le polpettine con le mani bagnate, passarle ancora nel pangrattato e metterle da parte. Scaldare una padella antiaderente e versare 2 cucchiai di olio. Scaldare le polpettine da un lato e dall'altro finché saranno dorate.








CROSTATA DI OKARA ALLA MARMELLATA DI RIBES ROSSO






120 g di okara

130 g di farina semintegrale

3 cucchiai di zucchero di canna

4 cucchiai di olio

latte di soia q.b.

scorza grattuggiata di limone
1 cucchiaino di bicarbonato

1 vasetto piccolo di marmellata di ribes rosso

1 pera coscia per decorare


Lavorare a mano okara, farina, bicarbonato e zucchero. Aggiungere la scorza grattuggiata e l'olio e, se risultasse troppo secco, bagnare con poco latte di soia. L'impasto deve essere molto più morbido e appiccicaticcio della normale frolla. Mettere in frigo a riposare per mezzora avvolto nella pellicola. Scaldare il forno a 180°, stendere la "frolla" di okara e foderare lo stampo in silicone. Riempire con la marmellata e decorare con fettine di pere bagnate di succo di limone e passate nello zucchero di canna.
Infornare per circa 30 minuti.

La frolla è molto morbida e alta!
Me ne vado una settimana in montagna, AL FRESCO :)
A presto,
baci*




sabato 3 luglio 2010

Torta fredda di ceci e catalogna


CALDOOOOOOOOOOOO.. è vero, siamo incontentabili: quando fa caldo fa troppo caldo, quando fa freddo fa troppo freddo, quando piove piove troppo, quando non piove mai è secco... siamo proprio delle frignette noi esseri umani :)

Comunque il caldo africano di questi giorni ci obbliga a pasti freddi, anche se non è proprio il massimo della vita mangiare sempre cibi freddi, anche se è dura. Infatti l'unica sera che ha piovuto (giusto 2 gocce eh..), ho colto l'occasione per fare un bel minestrone, mangiato non caldissimo ma tiepido.


Comunque questa torta fredda riempie per bene i pancini, che ci sembrano sempre meno brontoloni in estate. La ricetta la trovate anche su Veganblog, io ci ho solo aggiunto le uvette:



TORTA FREDDA DI CECI E CATALOGNA



1 cespo di catalogna
250 g di farina di ceci
300 g circa di acqua
aglio
sale, pepe
olio


Sbollentare il cespo di catalogna e saltare in padella con olio e aglio (io non ho sbollentato lefoglie perché erano abbastanza tenere, ho saltato solo in padella). Lasciare una manciata di uvetta in ammollo in acqua calda mentre si prepara l'impasto. Mescolare farina di ceci, acqua, sale e pepe. Scolare le uvette e aggiungerle all'impasto insieme alla catalogna, ben raffreddata e scolata, senza aglio. Versare nello stampo (se non è in silicone usare la carta forno oppure olearlo). Cuocere a 180° per circa mezzora.

Mangiare fredda!